Foto: Reuters
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Le proteste, iniziate la scorsa settimana alla Columbia University con l’allestimento di un cosiddetto "Accampamento di solidarietà a Gaza" nei terreni scolastici, si sono estese ad altri atenei e campus universitari americani come la Yale University. Alcuni studenti ebrei della Columbia hanno denunciato le minacce e le intimidazioni ricevute da parte dei manifestanti, i quali chiedono alla prestigiosa istituzione di New York di disinvestire dalle società che intrattengono rapporti con Israele, soprattutto in materia di armi. I membri delle facoltà hanno espresso rammarico per come le proteste vengono gestite e sedate, spiegando che la missione del mondo accademico di promuovere un dibattito aperto è pericolosamente minacciata. Decine le pagine di stampa che hanno fornito un resoconto dell'ultima giornata di proteste: nelle scorse ore, infatti, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno effettuato all’incirca 200 arresti presso alcuni istituti utilizzando manette e furgoni pesanti per trasportare le persone in centrale accusandole di violazione di domicilio. Ciononostante, gli attivisti non sono intenzionati a porre fine alle mobilitazioni. In merito ai fermi, ci sarebbero delle conseguenze per la Presidente della Columbia University Minouche Shafik, la quale rischia un voto di censura da parte del senato accademico per essersi rivolta alle autorità all’interno dell’ateneo. Un provvedimento che potrebbe arrivare a breve a seguito delle sue dichiarazioni al Congresso sull'antisemitismo all'università e della repressione della protesta pro-Palestina da parte delle forze dell'ordine.
Gli studenti hanno lanciato un appello chiedendo all’amministrazione Biden di intercedere applicando pressione su Tel Aviv al fine di evitare che la catastrofe umanitaria già in corso peggiori ancora di più e di proteggere i civili. Una situazione complessa che non sembra volersi placare e che sta facendo allontanare molti sostenitori in termini di donazioni alle università come il miliardario Robert Kraft che ha minacciato di tagliare gli investimenti finché, come ha detto, “non verranno intraprese azioni correttive.”