Foto: Manica J. Ambrožič
Foto: Manica J. Ambrožič

Il ministro della Difesa, Marjan Šarec, accompagnato dal segretario di Stato, Damir Črnčec, e dal capo di stato maggiore dell'esercito sloveno, Robert Glavaš, ha incontrato l'omologo ucraino, Oleksii Reznikov. In primo piano soprattutto gli aiuti umanitari a Kiev da parte di Lubiana. "La Slovenia sta aiutando l'Ucraina già dall'inizio della guerra, fornendo aiuti sia militari che umanitari", ha detto Šarec prima dell'incontro.
In precedenza, invece Šarec ha visto il viceministro della Difesa, Oleksandr Polishchuk, con cui si è recato nel centro della capitale per vedere carri armati e altri veicoli militari russi distrutti. Insieme hanno anche depositato una corona di fiori presso il Muro del ricordo, in memoria delle migliaia di vittime della guerra in Ucraina nel 2014, che ha portato all'annessione illegale della Crimea da parte della Russia e agli scontri con i ribelli filorussi nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
La delegazione slovena ha visitato anche Irpin, periferia della capitale, dove a marzo, quindi nel corso della prime settimane della guerra, si sono verificati violenti scontri con l'esercito russo, che stava cercando di arrivare a Kiev e conquistare quindi la capitale ucraina.
Šarec è il terzo rappresentante dalla Slovenia in visita in Ucraina dall'inizio della guerra. Ricordiamo che a metà marzo l'ex premier, Janez Janša, si è recato a Kiev, a fine giugno invece a visitare il Paese era stato il ministro degli Esteri, Tanja Fajon.


E. P.