Attentato a Mosca. Salito a 93 il numero dei morti, almeno 145 i feriti nell'assalto alla sala concerti di un teatro alla periferia della capitale russa, il Crocus City Hall, nella cittadina di Krasnogorsk. Quattro o cinque uomini armati, con il volto coperto e in tutta mimetica hanno fatto irruzione sparando all'impazzata con fucili mitragliatori Kalashnikov e lanciando ordigni esplosivi, che hanno provocato un incendio. Dopo aver compiuto la strage si sono dileguati. Subito scattata una massiccia caccia all'uomo. Il direttore dell'Fsb, l'intelligence russa, ha informato stamane il presidente Vladimir Putin del fermo di 11 persone, tra cui 4 terroristi, che avrebbero partecipato all'attacco terroristico. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino. Le forze dell'ordine hanno arrestato altri due sospetti. Nell'auto fermata sono stati trovati una pistola, un caricatore per un fucile d'assalto AKM e passaporti di cittadini tagiki. Lo ha reso noto il capo della Commissione per la politica dell'informazione della Duma di Stato, Alexander Khinshtein. Lo riferisce l'agenzia Tass; erano a bordo di un veicolo Renault che è stato avvistato dalla polizia nella regione di Bryansk, a circa 340 chilometri a sud-ovest di Mosca venerdì notte. All'ordine di fermarsi hanno proseguito la corsa e sono stati poi bloccati.

Subito dopo l'attentato, sono giunti sul luogo della strage autoambulanze, vigili del fuoco e reparti speciali della polizia. A causa dell'incendio è crollato il tetto della struttura. L'Ucraina ha subito escluso qualsiasi propria responsabilità nell'attacco, sospettando invece che si tratti di una "deliberata provocazione del regime" di Vladimir Putin. Lo hanno riportato i media locali. Nella tarda serata è invece arrivata la rivendicazione dello Stato islamico. I combattenti dell'Isis "hanno attaccato un grande raduno alla periferia di Mosca". Così il gruppo terrorista islamico, in un comunicato pubblicato su Telegram. La rivendicazione è però, secondo molti osservatori, tutta da verificare. Gli Stati Uniti avevano avvertito la Russia del rischio di attacchi da parte dell'Isis. Lo riferisce la stampa americana, citando fonti informate. L'informazione era stata data il 7 marzo e riguardava rischi di attacchi in luoghi affollati nelle due settimane successive. Un avvertimento che però sarebbe stato ignorato dai vertici russi in quanto considerato propaganda occidentale. I Capi dei servizi di sicurezza interni russi, del Ministero degli Interni, della Commissione investigativa e della Guardia Nazionale russa hanno riferito al Presidente Vladimir Putin sullo stato di avanzamento delle indagini sull'attacco terroristico. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino. Intanto, tutti gli eventi di intrattenimento e di massa delle istituzioni culturali della Russia sono stati cancellati per i prossimi giorni. Lo ha annunciato il Ministero della Cultura all'agenzia di stampa Tass. Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres condanna con la massima fermezza l'attacco terroristico avvenuto nella sala da concerto fuori Mosca, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite. Condanne anche da Unione Europea e Stati Uniti. Il Ministero degli Esteri sloveno rileva in un comunicato: "il crudele attacco alla sala concerti Crocus di Mosca è un atto criminale che condanniamo fermamente. Non esiste alcuna giustificazione per l'uccisione di civili innocenti", si sottolinea. Viene sollecitata un'indagine rapida e adeguata, che consenta di fare luce sui retroscena dell'attacco e si esprimono le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: Reuters
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