Foto: AP
Foto: AP

Nello stesso giorno in cui l'Iran ha lanciato il suo primo attacco contro Israele il Governo di Teheran ha avviato una nuova ondata di repressione interna. Alla Polizia di numerose città è stato ordinato di scendere nelle strade per arrestare donne accusate di violare le rigide norme islamiche sull'uso del velo. Il Capo della Polizia iraniana Mohammadian è comparso alla Televisione di Stato per annunciare la nuova campagna moralizzatrice, affermando che gli agenti che operano nella capitale Teheran e in altre città adotteranno misure contro coloro che violano la legge sull'hijab. Da quel momento decine di agenti sono comparsi nelle strade. Gli utenti dei social hanno pubblicato immagini di una forte presenza della Polizia morale nella capitale e video di agenti che arrestano con violenza donne che, secondo loro, erano vestite in modo non appropriato, comprese forze di sicurezza in borghese che trascinavano giovani donne nei furgoni della Polizia. I veicoli della Polizia morale erano praticamente scomparsi dalle strade dallo scorso anno, dopo che per molti mesi, in una dimostrazione anche violenta di disobbedienza civile puntualmente repressa, molte donne giravano senza velo in pubblico. La sollevazione popolare, come si ricorderà, era esplosa dopo la morte della ventiduenne Mahsa Amini, deceduta mentre si trovava in custodia della Polizia dopo essere stata arrestata perché non indossava correttamente il velo. Questo nuovo irrigidimento con ogni probabilità provocherà un nuovo innalzamento della tensione nel Paese e potrebbe portare a una nuova reazione da parte della popolazione.

Franco de Stefani