Foto: Reuters
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Il numero delle vittime in Turchia e in Siria aumenterà ancora, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa francese AFP, diverse migliaia di persone sono infatti intrappolate tra le macerie degli edifici distrutti dal violento terremoto e dalle numerose scosse di assestamento. L'Ente nazionale turco per la gestione delle emergenze, AFAD, ha fatto sapere inoltre che nel Paese sono stati distrutti oltre 2.800 edifici. Ad ostacolare le ricerche di eventuali superstiti tra le macerie il maltempo, atteso anche un forte calo delle temperature, che peggiorerà inoltre la situazione dei residenti delle zone colpite rimasti senza casa.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha definito il terremoto il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939. La Turchia ha intanto chiesto aiuti internazionali tramite il meccanismo Ue di Protezione civile. Il governo di Lubiana ha deciso quindi di mandare nella zona colpita tre esperti per effettuare una valutazione della situazione attuale e per la coordinazione per un periodo che varierà tra i 14 ed i 21 giorni con possibilità di proroga e di rotazione degli esperti.
Numerosi, comunque, anche gli altri leader di tutto il mondo che hanno offerto assistenza alle zone colpite, tra cui quelli di Stati Uniti, Ucraina e Russia.
La Karitas slovena ha intanto iniziato a raccogliere fondi per aiutare le vittime del sisma. Ha inoltre aperto uno speciale conto corrente per raccogliere donazioni; è possibile, inoltre, contribuire alla causa anche mandando un SMS con la scritta in maiuscolo "KARITAS5" o "KARITAS10" al numero 1919 per donare rispettivamente 5 o 10 euro. I fondi raccolti saranno poi trasferiti alle Karitas in Turchia e in Siria.
Anche la Croce Rossa della Slovenia ha iniziato a raccogliere fondi tramite l'iniziativa regionale dell'Europa sud-orientale e dei Balcani. È possibile fare una donazione direttamente sul conto corrente della Croce rossa oppure con un SMS sempre al numero 1919 con la scritta in maiuscolo "SKUPAJ" o SKUPAJ5" per donare uno o 5 euro.


E. P.