Foto: AP
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Saranno ricordati con tre giorni di commemorazioni e preghiere i quasi tremila morti degli attacchi dell’11 settembre. A 22 anni dagli attentati che colpirono nel cuore gli Stati Uniti, il Presidente Joe Biden, ha proclamato tre “Giornate Nazionali di Preghiera e Memoria”.

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L’11 settembre del 2001 Al Qaida aveva programmato quattro attacchi coordinati negli Stati Uniti. Quattro aerei di linea furono dirottati e pilotati da terroristi: due furono fatti schiantare sulle Torri gemelle del World Trade Center di New York provocandone il crollo, un terzo aereo fu fatto schiantare contro il Pentagono, un quarto era diretto verso il Campidoglio o la Casa Bianca, ma precipitò in Pennsylvania dopo un tentativo di resistenza dei passeggeri.
Gli attacchi causarono la morte di 2.977 persone, più 19 dirottatori, e il ferimento di oltre 6.000, ma a questi numeri bisogna aggiungere le persone morte in seguito, a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze degli attacchi.

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Fu uno dei più gravi attacchi terroristici dell’epoca contemporanea, e segnò un punto di svolta degli Stati Uniti, che il presidente Biden ricorderà in una cerimonia alla base militare di Anchorage, in Alaska, e non partecipando ai tradizionali eventi organizzati sui luoghi degli attacchi a New York, Pennsylvania e Virginia
Alla cerimonia presso il memoriale dell'11 settembre a New York, parteciperà invece la vicepresidente Kamala Harris, mentre la First Lady Jill Biden deporrà una corona di fiori al Pentagono. Sono poi previsti sei momenti di silenzio, con il suono di una campana, a ricordo delle fasi degli attacchi, mentre nel corso della cerimonia i parenti delle vittime si avvicenderanno sul palco elencando i nomi delle vittime, e due fasci di luce blu illumineranno lo skyline di Manhattan e memoria delle Torri Gemelle.
Le autorità di New York proprio in questi giorni hanno intanto identificato altre due vittime delle stragi, un uomo e una donna, diventati ufficialmente la 1.648esima e 1.649esima vittima dell’attacco alle Torri, ma di World Trade Center si continua a morire: il corpo dei vigili del fuoco di New York ha aggiunto di recente 43 nuovi nomi al muro della memoria che commemora i pompieri colpiti da malattie letali legate agli interventi fra macerie contaminate delle Torri Gemelle.

Alessandro Martegani