Foto: Reuters
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Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali degli Stati Uniti, ha dichiarato che gli immigrati privi di documenti stanno "avvelenando il sangue del nostro Paese", ripetendo un linguaggio che in precedenza aveva suscitato critiche come xenofobo e riecheggiante la retorica nazista.
Trump ha fatto questi commenti durante un evento della campagna elettorale nel New Hampshire in vista delle elezioni presidenziali del 2024, dove ha criticato il numero record di immigrati che tentano di attraversare illegalmente il confine degli Stati Uniti. Il tycoon ha promesso "un giro di vite" all'immigrazione illegale e di limitare l'immigrazione legale se sarà eletto per un secondo mandato di quattro anni.
"Stanno avvelenando il sangue del nostro Paese. Stanno arrivando nel nostro Paese, dall'Africa, dall'Asia, da tutto il mondo", ha attaccato l'ex presidente degli Stati Uniti ribadendo che se tornerà alla Casa Bianca inasprirà le leggi sull'immigrazione del suo primo mandato. Nelle ultime settimane, l'ex presidente ha portato la sua retorica elettorale a livelli molto più aggressivi. Nonostante le azioni legali contro di lui, il tycoon resta il grande favorito nei sondaggi in campo repubblicano.
Ha suscitato anche il rimprovero della Anti-Defamation League, che ha definito il linguaggio del miliardario americano "razzista, xenofobo e spregevole".
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha cercato di dare corpo a una politica di immigrazione più umana ma ha dovuto lottare con livelli record di migranti, problema visto come una vulnerabilità per la sua campagna di rielezione. Se rieletto, Donald Trump ha promesso di "fermare l'invasione del nostro confine meridionale e iniziare la più grande operazione di deportazione interna della storia americana". (AB)