Foto: Reuters
Foto: Reuters

L'ex capo della Casa Bianca, Donald Trump, è accusato di aver partecipato ad una "cospirazione criminale" per ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020. Secondo il presidente della Commissione speciale della Camera, che indaga sui fatti accaduti il 6 gennaio 2021, il democratico Bennie Thompson, è stato proprio Trump ad accendere "il fuoco della rivolta". La Commissione, composta da sette democratici e due repubblicani, nel suo rapporto conclusivo, ha scritto anche che l'ex presidente, in futuro, dovrebbe essere bandito da qualsiasi incarico pubblico. L'articolo 14 della Costituzione americana stabilisce infatti che "chiunque abbia prestato giuramento di servirla può essere escluso da ogni incarico pubblico se coinvolto in un'insurrezione o ribellione".
Pronta la risposta di Donald Trump che ha accusato la Commissione di strumentalizzazione politica. Sul suo social media Truth ha scritto infatti che il rapporto conclusivo della Commissione speciale della Camera riguardo l'assalto a Capitol Hill "è totalmente di parte" e che "si è dimenticato di menzionare" che Nancy Pelosi "non diede ascolto" alla sua "raccomandazione di utilizzare i militari a Washington". Trump ha inoltre dichiarato di aver "usato le parole in pace e in modo patriottico" e di aver invitato "a esaminare il motivo della protesta. Questa è una caccia alle streghe!", ha detto ancora l'ex presidente Usa.

E. P.