Foto: EPA
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Entrerà in vigore il 18 maggio prossimo la nuova legge sulla mobilitazione in Ucraina, un mese dopo la pubblicazione ufficiale. Lo hanno riferito i media ucraini precisando che i cittadini di età inferiore ai 24 anni potranno scegliere l'anno e il periodo del servizio di base. Kiev punta all'obiettivo dei 500 mila reclutamenti nel corso dell'anno. Nella nuova legge è stata depennata una clausola che prevedeva la smobilitazione dei soldati che hanno prestato servizio per 36 mesi, e ciò ha causato proteste nell'esercito, dove i militari hanno evidenziato che il 99 per cento degli effettivi necessita di riposo e che molti di essi non tornano a casa da un anno. E' stato considerato ingiusto anche l'attuale sistema di arruolamento, bollato come inefficiente e corrotto. La scelta di cancellare la norma è stata suggerita dal Comandante delle forze ucraine Syrsky, che in una lettera al Ministro della Difesa Umerov aveva invece indicato di inserire le disposizioni sulla rotazione dei militari al fronte in un disegno di legge ad hoc. Rimane il diritto alla smobilitazione delle persone con disabilità e in connessione con la liberazione dalla prigionia se il militare non esprime il desiderio di continuare il servizio. Inoltre è stato introdotto l'addestramento di base, che dal 2025 diverrà un elemento dell'educazione nelle scuole, si terrà nelle università di ogni forma e proprietà. La legge, firmata dal Presidente Zelenksky, obbliga gli uomini ad aggiornare i propri dati di leva presso le autorità, aumenta lo stipendio di coloro che fanno volontariato e aggiunge nuovi provvedimenti per chi si sottrae alla leva. Pochi giorni or sono il Generale Sodol, Comandante nelle regioni di Kharkhiv, Donetsk e Lugansk, aveva dichiarato in parlamento che gli effettivi russi superano di sette-dieci volte quelli ucraini e che manca personale militare.

Franco de Stefani