Foto: Aruba Tourism Authority
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Una promessa per proteggere un paradiso terrestre. È la proposta lanciata in questi giorni all’autorità del turismo di Aruba, isola dei Caraibi che ha deciso di sensibilizzare tutti i visitatori, ma anche i semplici appassionati dell’ambiente caraibico, sulla necessità di proteggere il meraviglioso ma anche delicato ecosistema dell’isola.
Aruba, “l’isola Felice”, accoglie ogni anno oltre un milione di visitatori, e anche la popolazione locale è in espansione, rendendo necessaria maggiore attenzione per preservare la flora e la fauna indigene.

Foto: Aruba Tourism Authority
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Le autorità dell’isola hanno dunque deciso di rivolgersi direttamente ai visitatori e chiedere un impegno esplicito, ricordando che “Chi agisce come un visitatore ecologicamente e socialmente responsabile, contribuisce attivamente al futuro di Aruba e a preservarne le bellezze naturali”.

A chi giunge sull’isola è stato chiesto di impegnarsi a rispettare un Codice di Condotta, pubblicato on line, con alcuni consigli e regole da rispettare. Alcune sono abbastanza intuitive, o almeno dovrebbero esserlo, come non lasciare in giro oggetti di plastica (le borse monouso sono già state messe al bando sull’isola), non essere invadenti e rispettare gli spazi degli animali nel corso delle escursioni o facendo delle foto, non nutrire le iguane, che sono animali vegetariani, oppure non prendere in mano le stelle marine, che non sopravvivono nemmeno pochi secondi fuori dall'acqua.

Foto: Aruba Tourism Authority
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Altre sono un po’ più legate al territorio come l’indicazione di non guidare sulle spiagge o sulle dune di sabbia, soprattutto nei pressi dei nidi di tartarughe che da maggio a novembre costellano le coste di Aruba, oppure non appoggiare oggetti e indumenti sui preziosi “Fofoti”, gli alberi simbolo di Aruba, monumento nazionale situato su Eagle Beach. C’è anche un dress code e la raccomandazione di sostenere gli artigiani e gli artisti locali.

L’ultima regola è quasi filosofica, ma non per questo contribuisce di meno a preservare l’atmosfera dell’Isola: ogni visitatore deve “impegnarsi ad adottare un atteggiamento felice sull’Isola Felice”.
Lo scopo della campagna, lanciata sui social e sui media, è sensibilizzare gli amanti dell'isola sulla necessità di una sostenibilità proattiva, incoraggiando ad essere consapevoli del proprio impatto ambientale e di come l'attenzione verso l’ambiente e il rispetto e il sostegno della cultura di Aruba possano avere un impatto positivo sull'isola per le generazioni a venire.
Si può aderire alla promessa online, sperando di andare, prima o poi, a visitare di persona il piccolo paradiso terrestre dei Caraibi.

Alessandro Martegani

Foto: Aruba Tourism Authority
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