L'ultimo dibattito, a 12 giorni dalle elezioni, secondo un sondaggio della Cnn, è stato vinto da Joe Biden per il 53% degli americani. Secondo la rilevazione il presidente in carica ha raccolto solo il 39% delle preferenze. Trump non ha assestato colpi letali in grado di ribaltare una sfida che vede il suo rivale avanti in tutti i sondaggi. Il dibattito questa volta è stato più civile; Biden ha accolto gli attacchi con il sorriso e la serenità di chi sa di essere in vantaggio, contrattaccando senza commettere gaffes. Nessuna rissa verbale tra i due candidati, anche perché il microfono veniva spento a turno per lasciare ad ognuno due minuti ininterrotti all'inizio di ogni argomento introdotto dalla conduttrice Kristen Welker, la presentatrice afroamericana della Nbc che Trump aveva attaccato come faziosa prima del duello.
Qualche scintilla si è avuta sulla pandemia da coronavirus, con l'attuale presidente che ha tentato di difendere il proprio operato, ha scaricato tutte le colpe sulla Cina, ha promesso l'arrivo di un vaccino nelle prossime settimane. Biden gli ha rinfacciato il tragico bollettino da primato del coronavirus negli Usa, le sue bugie, la sua mancanza di un piano, aggiungendo che "chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può essere presidente degli Stati Uniti". I due si sono poi scambiati accuse sui rapporti con l'Ucraina e la Cina. Trump ha accusato di corruzione il figlio di Biden per le sue attività in Ucraina ed Cina, ma è stato un boomerang, perché Biden ha risposto che suo figlio non ha fatto nulla di poco etico, mentre ha contrattaccato accusando il presidente di essere stato lui ad aver tentato di corrompere il governo ucraino perché dicesse qualcosa di negativo su Biden ed ha rinfacciato a Trump di avere un conto segreto in Cina, di non pagare le tasse e di non rendere note le dichiarazioni dei redditi. I due si sono poi sfidati sui temi razziali e sulla separazione dei figli degli immigrati al confine col Messico. Duro Biden sulla sicurezza nazionale, tanto da promettere che in caso di successo elettorale, Russia, Cina e Iran "pagheranno un prezzo" per le loro interferenze nelle elezioni mentre Trump non ha espresso alcuna condanna.

Davide Fifaco

Foto: Radio Slovenija
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