Foto: Reuters
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La Presidente della Commissione Europea Von der Leyen e il Presidente francese Macron hanno incontrato il Capo dello Stato cinese Xi Jinping per aprire una nuova pagina nelle relazioni bilaterali. L'obiettivo dei due statisti è chiara perchè la relazione tuttora complicata tra Pechino e Bruxelles si trova a un bivio. A Xi la richiesta di scegliere tra la vicinanza con la Russia e la collaborazione con l'Unione Europea nel rispetto delle regole internazionali. I due politici europei hanno come obiettivo un confronto sincero sulle questioni più spinose, a partire dalla crisi ucraina, e i nodi relativi al commercio, in modo da inaugurare un nuovo capitolo con meno rischi per i partner europei. Prima del vertice a tre, voluto da Macron per dimostrare l'unità e la coesione europea a Pechino, Von der Leyen ha incontrato alcuni rappresentanti delle aziende europee attive nel Paese asiatico ed ha avuto un breve incontro con il premier Li Qiang. Von der Leyen in precedenza ha evidenziato che l'Ucraina rappresenterà un punto importante dei colloqui in quanto Bruxelles vuole raggiungere una pace giusta che rispetti la sovranità e l'integrità del territorio ucraino, mentre il modo in cui la Cina continua a interagire con Mosca sarà un fattore determinante per il futuro delle relazioni Europa-Cina. Dal canto suo Macron ha detto a Xi di contare su di lui per riportare la Russia alla ragione, chiedendo colloqui di pace tra Mosca e Kiev il prima possibile, e entrambi si sono detti contrari all'uso delle armi nucleari in Ucraina. La linea dura portata avanti dalla Commissione è stata confermata poco prima del viaggio ad un vertice avvenuto a Bruxelles tra il capo della diplomazia europea Borrell e il Segretario di Stato americano Blinken. Il portavoce del Cremlino ha dichiarato al riguardo che la Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace, che i recenti successi diplomatici hanno dimostrato ma, ha aggiunto, la situazione in Ucraina per ora è difficile e quindi non vi sono prospettive per una soluzione pacifica della crisi.

Franco de Stefani