Kim Jong Un (Foto: EPA)
Kim Jong Un (Foto: EPA)

"Continueremo a denunciare e a chiedere alla Corea del Nord di rispettare l'impegno, assunto pubblicamente, di non fornire alla Russia armi che finirebbero per uccidere gli ucraini”.
La reazione della Casa Bianca alla notizia, per ora non confermata, di un incontro fra Vladimir Putin e il leader della Corea del Nord Kim Jong-un, è stata immediata, ed espressa Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale, che ha lanciato un monito alla Corea del Nord, invitata a non fornire armi alla Russia per sostenere la guerra in Ucraina.
La notizia di una possibile visita di Kim Jong-un in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin e discutere la possibilità di fornire a Mosca materiale militare, così come di contatti fra due leader, non è stata confermata dal Cremlino, ma i servizi americani l’hanno ribadita. La portavoce della Casa Bianca Adrienne Watson ha confermato i contatti fra i due paesi e dichiarato che ci sono “informazioni secondo cui Kim Jong-un si aspetta che queste discussioni continuino e includano un impegno diplomatico a livello di leader in Russia".
L’incontro potrebbe tenersi a Vladivostok fra il 10 al 13 settembre, quando è in programma l'Eastern Economic Forum. Lo scambio sul tavolo è quello di una fornitura alla Russia di proiettili di artiglieria e missili anticarro, sviluppati secondo tecnologia russa e quindi perfettamente compatibili con gli arsenali di Mosca, mentre Pyongyang chiede al Cremlino tecnologia avanzata per satelliti e sottomarini a propulsione nucleare, oltre ad aiuti alimentari.
A conferma che si sta organizzando un incontro c’è stata anche la visita di una delegazione di circa 20 funzionari nordcoreani in Russia, presumibilmente per pianificare l'appuntamento tra i due leader, e anche il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu, ha incontrato Kim a Pyongyang per visitare gli arsenali coreani e portare avanti il progetto di collaborazione.
L’abbraccio fra Russia-Corea del Nord sembra quasi inevitabile, visto che i due paesi hanno ormai pochissimi alleati e un avversario comune negli Stati Uniti, che però continua a metter in guardia Pyongyang, che avrebbe già spedito in passato munizioni alla Russia attraverso il Medio Oriente e il Nord Africa. "
"Abbiamo anche imposto sanzioni, specifiche e mirate, per cercare di interrompere qualsiasi tentativo di utilizzare la Corea del Nord come canale o come fornitore di armi alla Russia – ha spiegato Sullivan -. Abbiamo agito in tal senso a metà agosto, abbiamo ripetuto lo stesso concetto in pubblico e in privato ai nordcoreani e abbiamo chiesto ad alleati e partner di fare lo stesso". Pyongyang "dovrebbe rispettare l'impegno di non fornire queste armi".

Alessandro Martegani