Antonio Guterres ha affermato che "il sentimento anti-straniero è aumentato online e nelle strade. Le teorie della cospirazione antisemita si sono diffuse e si sono verificati attacchi antimusulmani in relazione col l'esplodere del coronavirus nel mondo". In un tweet ha pubblicato anche un video nel quale però non ha fatto riferimento a paesi precisi. Migranti e rifugiati - secondo il Segretario generale dell'Onu - sono stati "diffamati perché additati come fonte del virus ed è stato negato loro l'accesso alle cure mediche". Su internet sono apparse immagini spregevoli, che indicano persone anziane come "le più sacrificabili". Guterres, indignato, ha aggiunto anche che "giornalisti, informatori, professionisti della salute, operatori umanitari e difensori dei diritti umani sono stati presi di mira semplicemente perché fanno il proprio lavoro".
Intanto, in un'intervista all'Osservatore Romano, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha affermato che è evidente come i governi nazionalisti non abbiano trovato "risposte da dare in una pandemia che non conosce confini, religioni o colore della pelle". Presto è diventato chiaro che "possiamo proteggere i nostri cittadini solo se lavoriamo insieme, se ci aiutiamo reciprocamente e condividiamo". L'Unione europea ha nel contempo "adottato centinaia di misure per assicurare che gli ospedali in Italia o in Spagna potessero disporre delle attrezzature di cui avevano bisogno, che beni essenziali arrivassero nelle farmacie o nei negozi in tempi rapidi, che i lavoratori nelle zone di confine potessero attraversare la frontiera e che le persone mantenessero il loro impiego". Bisogna continuare ad "agire concretamente per proteggere la salute e i posti di lavoro", ha detto ancora von der Leyen. L'Unione sta inoltre "facendo ricorso alla piena flessibilità delle regole di bilancio per permettere ai governi di contrastare la crisi. Finora ha mobilitato più di tremila miliardi di euro per sostenere persone, aziende e l'economia negli stati membri". Ora, sempre secondo von der Leyen, è necessario "concordare un piano di recupero, costruito su un bilancio europeo solido, che permetta all'economia di riprendersi".


E. P.

Antonio Guterres Foto: Reuters
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