Foto: AP
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Sono passati esattamente 40 anni dalla sua morte, ma Bob Marley ancora oggi è un'icona riconoscibilissima della musica. I sui lunghi dreadlocks, i suoi movimenti sul palco, la potenza dei suoi messaggi non sono mai invecchiati ed il reggae continua a scaldare il cuore degli appassionati, anche fuso con altri generi o declinato in diversi modi.

Robert Nesta Marley nacque il 6 febbraio del 1945 nel villaggio giamaicano di Nine Mile da padre bianco e britannico e madre giamaicana. Da "mezzo sangue" subì discriminazioni e proprio contro di queste lottò quando divenne un artista riconosciuto ed acclamato.

Figura unica nella storia musicale, vera e propria voce del terzo mondo, capace di trasmettere sempre un messaggio di fratellanza e di pace e trasformare i propri concerti in una specie di "rito collettivo" coinvolgendo il pubblico.

Il suo linguaggio semplice ed universale rimane tuttora attuale e molti artisti dei nostri giorni sono ancora influenzati sia dalla musica sia dal look di Bob Marley. Era, inoltre, un convinto Rastafari e la sua forte fede religiosa è stata in parte causa della sua morte, in quanto gli fu diagnosticato un melanoma maligno che cresceva sotto l'unghia dell'alluce, per motivi religiosi scelse di non farsi amputare il dito come consigliato dai medici.

Si racconta che le sue ultime parole, rivolte al figlio Ziggy, anch'egli musicista, furono: "Il denaro non può comprare la vita". Morì negli Stati Uniti perché il rapido decorso della sua terribile malattia non gli permise di vedere per l'ultima volta la sua Giamaica.

Davide Fifaco