L'Istituto nazionale di statistica valuta che il numero annuo di decessi in Slovenia lo scorso anno sia stato il più alto dalla Seconda guerra mondiale. Secondo i dati demografici provvisori, 3.059 persone sono morte nel solo mese di novembre, l'89,5% in più rispetto a allo stesso mese del 2019, al contempo il numero delle nascite è stato di 1.357 bambini, ovvero l'11,4% in meno rispetto al novembre 2019. Nei primi 11 mesi del 2020 in Slovenia sono venuti alla luce 16.897 bambini, mentre le morti hanno toccato quota 20.634. Ne scaturisce un calo demografico consistente, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2019, i dati parlano di un 5,3% di nascite in meno e al contempo di un 10,2% di decessi in più. Il mese, rivelatosi con il più alto numero di vittime fino a novembre 2020, risulta quello di gennaio del 2017, quando si registrò la morte di 2.425 persone. A quel tempo in Europa dilagava l'influenza stagionale che raggiunse il suo apice in Slovenia, proprio nel primo mese del 2017. Fino alla comparsa dell'epidemia di Sars- Cov-2, il 29 gennaio 2017 rappresenta l'unico giorno negli ultimi 20 anni in cui il numero giornaliero di morti ha superato le 100 unità. Secondo i dati provvisori dell'Ufficio Nazionale di Statistica, il mese di novembre 2020, invece segna un altro triste primato, è il mese che negli ultimi 20 anni ha registrato il più alto nu mero di decessi oltre 3.000. Sempre nei primi 18 giorni di novembre 2020, i morti giornalieri hanno più volte superato quota 100. La media indica 102 morti giornaliere a novembre, mentre nello stesso mese del 2019 la media giornaliera era di 54. Il maggior numero di decessi giornalieri, inoltre, si è verificato tra il 23 e il 26 novembre 2020, con 123 vittime. La settimana con il maggior numero di morti, lo scorso novembre, è risultata quella dal 23 al 29 novembre, con 777 decessi. Gli esperti dell'ufficio di statistica valutano che 2.097 persone siano morte tra l'1 e il 20 dicembre del 2020, e che il computo finale delle morti dell'anno che ci siamo appena lasciati alle spalle sarà il più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale. I dati provvisori per dicembre saranno resi noti il ​​5 febbraio. Dai dati resi noti si evince che i numeri degli aggiornamenti giornalieri delle vittime causate dal nuovo coronavirus, non coincidono con il reale impatto del virus, vi è infatti una marcata differenza tra i numeri ufficiali della pandemia e le morti in eccesso rispetto alla media degli anni precedenti riportati dalle statistiche ufficiali. Infatti, nei primi 11 mesi del 2020 è stato registrato un aumento di morti pari all'11,9% rispetto alla media rilevata nello stesso periodo negli ultimi cinque anni, ovvero, dal 2015 al 2019.

Corrado Cimador

 Foto: Centro Clinico Universitario Lubiana
Foto: Centro Clinico Universitario Lubiana