Zoran Stevanović ed il rapper Zlatko - al secolo Zlatan Cordić - sono tornati a piede libero. La polizia li aveva fermati martedì scorso durante la concitata manifestazione anti Green pass. La protesta era stata organizzata in concomitanza con il vertice strategico in programma al Castello di Brdo. Per l’occasione era stata limitala la circolazione a Lubiana e nella zona del summit.

Stevanović, leader del movimento Resni.ca, aveva infatti annunciato che avrebbe promosso l’ennesima la protesta proprio in concomitanza con l’arrivo delle delegazioni straniere. La richiesta, oltre alla cancellazione delle limitazioni per i non vaccinati, era anche quella di immediate elezioni. La manifestazione è filata via liscia fino a quando a salire sul palco non è stato il rapper Zlatko, che ha invitato le persone a fare una passeggiata per Lubiana. Da Resni.ca dicono che, in realtà si è trattato di un fuori programma e che in scaletta c'erano una serie di altri interventi. In ogni modo, non appena Zlatko, seguito dalla folla, ha messo piede sulla strada, è stato fermato per disturbo alla quiete pubblica e per aver messo a repentaglio la sicurezza del traffico. Poco dopo sono entrati in azione gli idranti e la polizia ha cominciato ad usare i gas lacrimogeni. In caserma gli verrà contestato il reato di istigazione a radunata sediziosa, per cui si rischia una pena di 3 anni. Nel tardo pomeriggio si sarebbe invece presentato spontaneamente alla polizia anche Stevanović, anche lui indagato per lo stesso reato. Gli inquirenti nelle ore successive hanno perquisito la casa del leader di Resni.ca, la sede del partito e la sua automobile ed hanno sequestrato una serie di materiali. Allo scadere delle 48 ore la procura ha disposto la liberazione di Stevanović, mentre per Zlatko è stata chiesta la carcerazione preventiva. Il giudice per le indagini preliminari ha però disposto il suo rilascio. Nel corso del dibattito, secondo il suo avvocato, gli sarebbe stato contestato di essere responsabile dell’uso degli idranti e dei lacrimogeni da parte della polizia. Le indagini continuano. Ad occuparsene è la procura nazionale.

Intanto, non si placano nel paese le polemiche per il deciso intervento delle forze dell’ordine durante la manifestazione. Plausi agli agenti vengono dalla cerchia degli uomini del premier Janez Janša, mentre dall'opposizione di centrosinistra piovono severe critiche, tanto che c'è chi parla oramai di “polizia politica”.

Stefano Lusa