Foto: BoBo
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Si tratta di uno dei provvedimenti del decreto, approvato dall'esecutivo di Lubiana, che modifica il regolamento precedentemente definito sulla gestione degli istituti sanitari. Stabilisce inoltre i programmi dei servizi coperti dall'assicurazione sanitaria obbligatoria, definisce le capacità necessarie per la loro attuazione e determina il livello delle risorse per il 2022. Lo ha fatto sapere l'Ufficio per le comunicazioni del governo. La base per l'adozione del decreto viene fornita dal provvedimento d'urgenza sulle misure nel settore Sanità, adottato il mese scorso, che entrerà in vigore a settembre. Secondo il ministro della Salute, Danijel Bešič Loredan, tutti gli istituti sanitari potranno effettuare servizi medici aggiuntivi in base alle proprie possibilità. Potranno lavorare anche al "115%", ha spiegato, e tutti i servizi verranno pagati quando sarà chiaro quale medico gli ha effettuati. Gli impiegati nel settore Sanità avranno la possibilità di lavorare anche di pomeriggio, gli ospedali avranno invece una base giuridica per premiare i propri dipendenti.
Il provvedimento, sempre secondo Bešič Loredan, dovrebbe contribuire stabilizzare il sistema sanitario, ad accorciare le liste d'attesa, a gestire l'eventuale nuova ondata dell'epidemia di coronavirus, ad avere il controllo del flusso di denaro nel settore. Grazie alla nuova misura si dovrebbe arrivare ad una parità di trattamento di tutti i pazienti, al trattamento di tutti i casi acuti ed a garantire che il personale lavori secondo le proprie capacità, con un equo compenso per tutti i servizi resi.


E. P.