La possibilità di votare la sfiducia alla presidente del DeSUS, Aleksandra Pivec, era prevista già ieri, ampliando l'ordine del giorno. A causa di spiegazioni e interpretazioni contrastanti sul fatto che il Consiglio del partito dei pensionati avesse la competenza di votare o meno, il presidente, Tomaž Gantar, ha deciso di sospendere la seduta. "Desidero che il partito lavori legalmente, senza dubbi e dilemmi", ha aggiunto. Fino alla ripresa della seduta, il prossimo 9 settembre, il Consiglio dovrà ottenere un parere della Commissione per le questioni statutarie e i ricorsi. Nel contempo ha ricordato che - in caso di conflitto riguardo l'interpretazione dello statuto - sarà il Consiglio del partito a decidere in via definitiva.
Gantar ha inoltre commentato il voto di sfiducia ad Aleksandra Pivec: 33 i voti a favore, a fronte di 19 contrari, ciò significa che all'interno del DeSUS c’è una frattura che dovrà essere risanata il prima possibile, convocando un congresso.
Anche gli altri esponenti del partito sono convinti che un congresso dovrebbe essere convocato al più presto, probabilmente a fine ottobre o a novembre. Intanto, fino alla ripresa della seduta dovrà essere chiaro se la sfiducia del Consiglio del partito è una base sufficiente per tenere un congresso elettorale, ha spiegato ancora Gantar.
Anche la stessa Pivec si sta impegnando per convocare un congresso il piu' presto possibile, ritiene infatti che solo i delegati che l'hanno nominata presidente possano anche decidere di sfiduciarla. Pivec ha lanciato poi un appello ai membri del congresso a rimanere calmi, mantenendo un atteggiamento dignitoso, e a non abbandonare il partito; la presidente del DeSUS intanto non ha alcuna intenzione di dimettersi.


E. P.

Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.
Foto: BoBo/Žiga Živulović jr.