Le misure ammontano complessivamente a un miliardo di euro. La novità principale del sesto pacchetto anticovid è rappresentata dalla copertura dei costi fissi delle imprese le quali subiranno una riduzione delle entrate pari al 30 per cento. “Nei prossimi tre mesi il vaccino fermerà con successo la diffusione del virus” è intervenuto alla Camera di Stato il premier, Janez Janša. Il sesto pacchetto ha l’obiettivo di mantenere in buone condizioni l’intera società, le imprese, l’economia del paese in attesa della fine dell’epidemia, ha spiegato Janša. Il PKP6 prevede la messa in aspettativa temporanea risarcita al 100 per cento. “Le indennità potranno essere percepite dalle imprese nel quadro degli aiuti europei che fino a questo momento non hanno ancora usufruito dei fondi Ue che ammontano complessivamente a 800 mila euro.” Tra le misure previste dal sesto pacchetto vi è inoltre la proroga del sovvenzionamento dell’aspettativa e dell’orario lavorativo ridotto nonché la moratoria sul pagamento dei prestiti. Previsto invece un inasprimento delle sanzioni per il mancato rispetto del divieto di assembramento nei luoghi pubblici. Il governo starebbe intanto già lavorando al settimo pacchetto che verrà adottato nella fase post covid19 “mi riferisco ai prossimi tre mesi” ha detto Janša augurandosi che il vaccino riesca a produrre i risultati sperati. Oltre alla coalizione a votare a favore anche i due deputati della minoranza, ungherese Ferenc Horvath e italiana Felice Žiža il quale ci ha spiegato che i rappresentanti delle due comunità nazionali concordano sul fatto che questo pacchetto che prevede misure di contenimento e le misure di sostegno all’economia, destinati agli imprenditori e ai cittadini, va sicuramente appoggiato. “Con l’epidemia in corso che non sta dando segnali di miglioramento lo stato non può fare altro che aumentare le misure di contenimento per la diffusione dell’epidemia e di conseguenza chiudere la gran parte delle attività commerciali, economiche e produttive e quindi ridurre le attività lavorative soprattutto nel settore privato.” Questo va aiutato a livello statale ma anche a livello europeo, ha precisato Žiža “In questo ambito va sviluppato va sviluppato il sistema sanitario nazionale, sicuramente un buon sistema, con tanti mezzi a disposizione e con del personale molto qualificato, ma che però non è del tutto preparato a intervenire se il numero dei pazienti dovesse aumentare drasticamente.” Il sistema sanitario ha urgente necessità di ulteriori finanziamenti per l’aumento dei posti letto, di quelli in terapia intensiva e per il coinvolgimento del personale medico che non è specializzato esclusivamente nell’ambito internistico e anestesiologico” ci ha poi spiegato Žiža. Per quanto riguarda il sostegno delle misure proposte dal governo “Non vedo altre possibilità, questo nuovo pacchetto va ad aiutare tutto il sistema perseguendo comunque l’obiettivo di mantenere sotto controllo il sistema sanitario pubblico e la sicurezza pubblica.”

Dionizij Botter

Foto: Matija Sušnik/DZ
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