In questo momento, la situazione epidemiologica in Slovenia è molto seria, ha detto il premier Janez Janša; “Tutti commettiamo degli errori, ma noi al governo siamo sempre soggetti solo a critiche” è stata la risposta del premier al deputato degli Sd, Trček il quale ritiene che l’esecutivo abbia fallito nell’affrontare l’emergenza. In Slovenia la situazione è paragonabile a quella nella gran parte dei paesi europei. “Da marzo il governo sta dedicando l’80 per cento delle energia alla crisi” ha detto Janša, reputando come l’unico grande errore commesso quello di aver tergiversato troppo sull’utilizzo o meno delle mascherine nelle scuole. In quel periodo il numero dei contagi è aumentato di ben quattro volte; i bambini molto spesso sono asintomatici, ha precisato il premier. Alle critiche sulla mancata volonta del governo di collaborare con l’opposizione, Janša ha detto che già a inizio mandato è stata tesa la mano con l’accordo di collaborazione rivolto a tutti i partiti dell’opposizione. “L’invito è ancora valido” ha detto Janša. Il coordinatore della Sinistra, Luka Mesec, valutando come negativo l’operato del governo ha chiesto che il premier si prenda le proprie responsabilità. Affermate in continuazione di avere 46 voti, di avere un mandatario in grado di prendere in mano il timone, ha detto Janša, invitando Mesec a uscire dall’Ue e dalla Nato in base al programma che avrebbe presentato l’economista Jože P.Damjan, candidato a capo di una nuova coalizione di centro sinistra. Mesec ha replicato dicendo che sono bugie le affermazioni sull’uscita dall’euro. Rispondendo all’ex premier Marjan Šarec, dell’omonima lista, il quale ha criticato Janša per aver twittato a favore di Donal Trump alle Presidenziali Usa, Janša si è giustificato dicendo che le elezioni si possono considerare terminate nel momento in cui una delle parti ammette la sconfitta, “la Slovenia nutre degli ottimi rapporti con gli Usa, indipendentemente dall’amministrazione al potere” ha poi detto Janša dicendosi pronto a congratularsi con il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Šarec ha poi richiesto che la reazione del premier venga discussa in una delle prossime sedute della Camera.

Dionizij Botter

Foto: Matija Sušnik/DZ
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