In vista della seduta ordinaria della Camera prevista lunedì prosegue la polemica sul piano procedurale che riguarda la partecipazione ai lavori dei parlamentari che a causa del coronavirus non hanno la possibilità di essere presenti in aula. Come noto il problema è emerso nei giorni scorsi per la votazione della mozione di sfiducia costruttiva al governo Janša, che è stata poi ritirata perché non veniva garantita la possibilità di segretezza del voto a distanza. Il candidato a mandatario della coalizione Kul, Karl Erjavec, ha annunciato che verranno inviate alla Camera le modifiche al regolamento in grado di garantire il voto a tutti. “Con la tecnologia a nostra disposizione, non dovrebbe essere un problema garantire la segretezza del voto” ha detto Erjavec. E intanto I parlamentari della Lista Marjan Šarec, Sd, Sinistra e Pratito Alenka Bratušek hanno inoltrato la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro del lavoro, Janez Cigler Kralj. La mozione non e' stata sottoscritta dal Desus e dal deputato degli SD, Dejan Židan. Il capo dicastero è sotto accusa perché il governo ha erogato dei mezzi a un'associazione da lui fondata. Cigler Kralj si difende sostenendo di aver rinunciato alla direzione dell'associazione prima di accogliere la funzione di Ministro. Per avere successo, la mozione dovrà ottenere 46 voti, questa è stata inoltrata, si legge nel testo, per quattro motivi tra i quali la responsabilità del ministro per le morti che si sono verificate nelle case di cura per anziani e per corruzione e clientelismo. E non si è fatta attendere la risposta via Twitter del premier, Janez Janša il quale ha detto che “il dibattito in aula sarà un ottima occasione per mettere in luce i fondi che i Ministeri a guida SD, Partito Alenka Bratušek e Lista Marjan Šarec , hanno destinato alle organizzazioni non governative a scapito della sanità, istruzione e sport.

Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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