Foto: Radio Slovenia
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Continua la campagna per convincere il maggior numero possibile di persone a vaccinarsi, anche se purtroppo resta diffuso lo scetticismo nei confronti dei vaccini in parte degli sloveni. Ad affermarlo il capo del gruppo consultivo per le vaccinazioni dell’Istituto nazionale di sanità pubblica Bojana Beović, che durante la trasmissione 'Dobro Jutro' ha ricordato anche che questa tendenza in qualche modo era già emersa per quanto riguarda le vaccinazioni infantili; che, però, essendo obbligatorie non hanno mai risentito di questo atteggiamento, che invece si sta palesando con i vaccini contro il Covid che sono su base volontaria. Per ora a crescere sono solo le terze dosi, mentre le prime continuano a stagnare. La località più vaccinata è Kranjska Gora con il il 64,1% di cittadini immunizzati con due dosi e il 67,9% con una dose. Un dato che secondo gli esperti dell'Istituto di sanità pubblica sloveno è influenzato probabilmente dal fatto che molti degli abitanti di quest’area lavorano nella vicina Austria e quindi per evitare problemi per il passaggio del confine e per il mantenimento della loro occupazione hanno scelto di immunizzarsi.

Il direttore della clinica universitaria di Maribor Matjaž Ugrin ha spiegato che ormai si sta lavorando in una situazione di emergenza e, quindi, tutte le attività ordinarie sono state congelate per concentrarsi su quelli che sono servizi fondamentali: ossia la cura di malattie gravi come quelle oncologiche e logicamente dei pazienti Covid. Anche in questi reparti, però, si sta lavorando con standard non ottimali per la mancanza di personale, dovuta anche all’alto numero di congedi per malattia che si stanno registrando nelle strutture ospedaliere.

Intanto negli istituti scolastici si è entrati nella seconda settimana dell’obbligo di autotest a scuola per gli alunni e gli studenti che non sono vaccinati o guariti da meno di sei mesi. Il capo degli ispettori scolastici Simon Slokan ha detto che per quanto riguarda le attività sportive, che rientrano nel loro campo di azione, sta emergendo un maggiore rispetto delle norme GVT e delle altre regole che sono state introdotte per contenere i contagi. Per quanto riguarda le scuole invece l’intervento degli ispettori è stato richiesto in questi giorni in una quarantina di istituti a causa di studenti che non si sono voluti fare il test e che perciò sono stati mandati a casa, da dove ora seguono le lezioni. Nella gran parte delle scuole si sta lavorando bene e si rispettano le normative che ha ricordato Slokan sono state introdotte per garantire un ambiente sicuro per tutti.

Barbara Costamagna