Il Ministro degli Interni, Aleš Hojs è accusato di essere corresponsabile per la creazione dello stato di emergenza nel Paese, per uso eccessivo di mezzi repressivi e violenza da parte della polizia durante le proteste a Lubiana, per l'incostituzionale limitazione dei diritti umani e per la discutibile attivazione dell'articolo 9 della legge sui doveri e poteri di polizia. Il ministro è inoltre accusato di aver avuto un atteggiamento umiliante, ignorante e poco professionale nei confronti dell'opinione pubblica e della comunità scientifica nonché di militarizzazione illegale della polizia. “Aleš Hojs impersonificata tutti gli errori dell’attuale governo” ha detto Mtaej Tašner Vatovec della Levica-Sinistra presentando la mozione. Si tratta di un governo che procede con la violenza e il Ministro crea di continuo stati di emergenza “con un utilizzo eccessivo dei mezzi repressivi”. Vatovec si è riferito in particolar modo a quanto accaduto il 5 di ottobre dove senza particolari violazioni, la polizia ha chiaramente esagerato nella reazione lanciando lacrimogeni contro i manifestanti “abbiamo visto il lancio dei fumogeni nei parchi giochi e gli anziani coprirsi i volti dal fumo dei lacrimogeni”. In concomitanza con il vertice Ue di Brdo la polizia ha deciso su ordine politico di affrontare la folla con violenza, ha detto il parlamentare della Sinistra, il quale ha puntato il dito su Hojs ma anche sul direttore generale della Polizia, Anton Olaj. Olaj il quale gode della fiducia dell’attuale governo, secondo Vatovec, avrebbe inoltre il compito di attuare una serie di ricambi ai vertici della polizia nel paese su ordine del governo. I partiti che appoggiano la mozione, Lista Marjan Šarec, Sd, Sinistra, Indipendenti e Partito Alenka Bratušek sostengono che Hojs avrebbe limitato i diritti umani e avrebbe discutibilmente attivato l’articolo 9 della legge sul potere e le prerogative della Polizia. Il Ministro sotto accusa ha respinto tutte le accuse mosse, dicendo che sono prive di fondamento e di aver agito sempre nel rispetto delle leggi. Hojs ha inoltre ribadito che li vengono attribuite responsabilità per cose che non sono di suo dominio. Secondo il Ministro la mozione è frutto di estratti pubblicati dai media e priva di argomentazioni serie. Il dibattito in aula durerà complessivamente 17 ore, per vare successo la mozione necessita di 46 voti, i proponenti per ora ne hanno garantiti 43. Hojs gode in questo momento della fiducia del Partito Democratico, dei partiti di coalizione, dal Smc e dal Partito Nazionale.

Dionizi Botter

Foto: BoBo
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