46 i voti a favore dell’inammissibilità del referendum che ha come oggetto le modifiche di legge sull'esercizio di bilancio per il biennio 2021-2022, che esenta gli investimenti militari dai vincoli di bilancio; Il Partito Democratico, Nuova Slovenia e Partito del Centro Moderno, della coalizione, più il Partito nazionale, Desus e i deputati delle minoranze hanno votato a favore; 31 invece quelli contrari, Lista Šarec, Sinistra, Socialdemocratici, Partito Alenka Bratušek e un deputato del gruppo indipendente. “E’ un attacco alla costituzione” hanno affermato i parlamentari degli SD, Dejan Židan e della Sinistra Matej Vatovec. I deputati di Levica-Sinistra, Lista Marjan Šarec, Socialdemocratici e Partito Alenka Bratušek hanno intanto annunciato che presenteranno alla Corte costituzionale una richiesta volta a valutare la costituzionalità della decisione di respingere il referendum sulla legge sui finanziamenti a lungo termine delle forze armate. Propongono all'Alta Corte di trattare la questione con assoluta priorità, di sospendere l'attuazione della legge e di abrogare la decisione sull’irricevibilità del referendum in quanto atto unico.Il 26 novembre, la Sinistra e l'SD hanno inoltrato oltre 28.000 firme alla Camera di Stato per avviare le procedure referendarie relative alla legge sugli investimenti nell'esercito sloveno. Il giorno dopo, la Camera di Stato ha confermato la decisione sull'inammissibilità’ del referendum. Il Ministero della Difesa ha sostenuto il progetto con un parere legale. Precedentemente la Camera ha invece discusso del rapporto pubblicato il di 18 marzo nel quale veniva constatato che governo, ministeri della salute, dell'economia e della difesa, nonché' l'ente nazionale per le riserve strategiche non hanno agito in maniera efficace nell'acquisto di materiale sanitario e protettivo per affrontare l'epidemia da coronavirus. La Corte dei conti ha riscontrati comportamenti non all'altezza da parte dei soggetti coinvolti, dalla scarsa organizzazione, alla mancanza di trasparenza, venuto meno anche un pari trattamento dei fornitori di materiale protettivo e sanitario. Di conseguenza, dalle riserve strategiche del paese sono state distribuite partite di materiale non adeguato, si fa l'esempio dei ventilatori polmonari. Robert Pavšič della Lista Marjan Šarec a nome dei proponenti ha spiegato che l’iter di approvvigionamento ha messo in luce l’usurpamento delle normative e delle istituzioni da parte del governo. “Il rapporto non mette in luce la reale situazione” ha detto il segretario d stato Simon Zajc il quale ha giustificato il lavoro svolto dall’esecutivo durante il picco dell’epidemia. “I magazzini erano vuoti” ha invece detto Alenka Jeraj del Partito Democratico “la Corte dei conti ha dimenticato di menzionare i nostri predecessori del LMŠ i quali non sono stati in grado di garantire il materiale protettivo nemmeno per gli operatori sanitari.” Secondo Miha Kordiš della Sinistra invece le forniture sono state una scusa non per proteggere la popolazione ma per trarre profitto. “Siamo tutti generali a conflitto terminato” ha commentato invece Šiško del Partito nazionale, aggiungendo che l’SNS non intende destabilizzare la situazione in piena pandemia.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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