Eva Irgl del maggiore partito all’opposizione, quello Democratico, SDS, a capo della Commissione per le petizioni, diritti umani e pari opportunità ha proposto di esaminare le violazioni dei diritti costituzionalmente garantiti all’assistenza sanitaria ai cittadini privi di un medico curante. La parlamentare del SDS ha proposto una delibera nella quale veniva richiesta la presentazione da parte del Ministero preposto di una serie di misure a lungo e a breve termine per porre fine alla violazione del diritto costituzionalmente garantito. La proposta è stata bocciata con 8 voti contro. “La situazione con 130 mila persone prive di un medico curante, è inaccettabile e quella vigente nel sistema sanitario è critica” ha spiegato la Irgl. Tjaša Vidic, segretario di stato al Ministero della salute ha garantito che stanno facendo il possibile per risolvere la situazione, ricordando che soluzioni sistemiche saranno visibili nel 2024. La Vidic ha annunciato che a partire dal quell'anno verrà introdotto il sistema digitale della e-cartella medica che dovrebbe facilitare molte cose. Il Tutore dei diritti civici, Peter Svetina ha ricordato che il diritto alla salute e’ un diritto fondamentale e universale, “un diritto base che deriva dall’assicurazione sanitaria obbligatoria”. Il ruolo dello stato, ha spiegato Svetina, è di garantire una rete efficiente a livello primario, secondario e terziario. Il Presidente dell’Associazione dei medici di famiglia Aleksander Stepanović invece ritiene che il problema consista nella mancanza di mezzi, mentre aumenta la burocrazia a scapito del lavoro medico. Aleksander Prosen Kralj del Movimento Libertà-Svoboda ha putato sull’urgenza della riforma del sistema, questa sarà in grado di riportare la sanità pubblica ad un livello accettabile. Ntaša Sukič della Sinistra Levica ha puntato il dito invece sulle varie lobby, Hoivik del SDS ha invece detto che i posti di medico di famiglia dovrebbero essere più appetibili.

Dionizij Botter

. Foto: BoBo
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