Nelle giornata in cui il governo deciderà se allentare o meno le misure anti Covid in Slovenia si registrano 1685 nuove infezioni da Nuovo Coronavirus su 5991 test eseguiti ieri. Un leggero calo delle positività sul totale dei tamponi che passa dai 32% di positivi sul totale dei testati di martedì al 28,13%. Sempre grave, però, la situazione sanitaria con 30 morti,1 28 nuovi ricoveri e 7 pazienti in terapia intensiva.

Il quadro resta quindi ancora critico ed il paese non si può dire ancora fuori dalla seconda ondata dell'epidemia. Anche oggi il portavoce del governo Jelko Kacin ha parlato di numeri ancora allarmanti in attesa delle novità che potrebbero emergere dalla seduta per corrispondenza del governo che nel pomeriggio deciderà se estendere o allentare parzialmente alcune delle misure prese per contrastare la diffusione del nuovo Coronavirus nel paese.

Kacin ha sottolineato che si iniziano a vedere i primi risultati delle regole introdotte lo scorso 19 ottobre visto il calo dell’incidenza in tutto il paese; anche se la situazione resta ancora grave nell’alta Carniola mentre nell’area carsico litoranea si registra il rapporto più basso di casi sulla popolazione totale. Resta, però, ancora alta l’attenzione per quanto riguarda le strutture sanitarie. Le proiezioni mostrano, infatti, un probabile nuovo aumento dei ricoveri nei prossimi giorni che aggraverà la situazione già non semplice che sta vivendo il settore sanitario del paese che non può ancora dirsi fuori dalla seconda ondata.

A confermare la crescita delle ospedalizzazioni e la situazione critica negli ospedali sloveni è stato il direttore dell'Unità di terapia intensiva della Clinica per malattie infettive di Lubiana, Matjaž Jereb che ha sottolineato anche le difficoltà che gli operatori sanitari stanno riscontrando nel loro lavoro, soprattutto quelli delle terapie intensive. In ogni caso nel pomeriggio si dovrebbe sapere cosa accadrà su questo fronte nelle prossime settimane.

Tra i temi che tengono gli sloveni con il fiato sospeso, c’è sicuramente quello della scuola. Il ministro dell’istruzione Simona Kustec ha parlato di una probabile riapertura degli istituti scolastici dopo il prolungamento di una settimana delle vacanze invernali, anche se non è ancora chiaro se le lezioni riprenderanno in aula oppure a distanza per tutti.

Nel decidere ha garantito il ministro si terrà conto di tutte le problematiche emerse, dalla mancata copertura della rete internet di alcune zone del paese alla difficoltà dei più piccoli a seguire da soli la lezione on-line oltre che logicamente alla necessità di garantire la sicurezza sanitaria all’interno delle strutture scolastiche. La decisione coinvolgerà logicamente anche le istituzioni per l’infanzia, che in queste due settimane sono rimaste parzialmente operative solo per le famiglie con strette necessità.

Barbara Costamagna

Foto: Reuters
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