Caporetto. Foto: Radio Capodistria
Caporetto. Foto: Radio Capodistria

Prima del tradizionale incontro degli sloveni della Slavia friulana e dell'isontino, il ministro degli Affari esteri ed europei, Tanja Fajon, ha incontrato i sindaci dei comuni di entrambe le parti del confine. In primo piano le possibilità di sviluppo della regione, che secondo il ministro ha uno straordinario potenziale. Fajon ritiene però importante una sincera collaborazione delle autorità su entrambi i lati del confine, nonché un maggiore l'aiuto sia da parte dello Stato italiano che da quello sloveno. Il ministro ha quindi ha incoraggiato i sindaci sloveni e italiani a partecipare insieme ai progetti transfrontalieri.
All'incontro è però stato sottolineato che le dimensioni ridotte dei comuni sul versante italiano del confine rappresentano una grande sfida. Il personale limitato non riesce infatti a preparare progetti più complessi. Proprio per questo motivo è stata chiesta l'istituzione di un'organizzazione che unisca gli interessi di entrambe le parti e aiuti nella preparazione di progetti comuni e nell'ottenimento di fondi esterni.
Una delle soluzioni potrebbe essere anche la formazione di un'Associazione europea per la collaborazione territoriale in Val Canale, a cui potrebbe prendere parte anche l'Austria. I sindaci hanno comunque sottolineato di desiderare un maggior sostegno da parte di Lubiana e Roma.
In seguito, al tradizionale incontro tra gli sloveni della Slavia friulana e dell'isontino, hanno preso parte pure i rappresentanti delle organizzazioni e delle associazioni degli sloveni all'estero e i rappresentanti della Regione Friuli-Venezia Giulia. Il ministro Fajon, nel suo discorso, ha sottolineato la tenacia e la perseveranza delle persone che vivono su entrambi i lati del confine nonostante le numerose sfide che hanno dovuto affrontare nella storia. Fajon vede una futura istituzione dell'Associazione europea per la collaborazione territoriale in Val Canale come un’opportunità di rafforzare i legami transfrontalieri che darebbe la possibilità alla regione di partecipare a nuovi progetti, a beneficio di tutta la zona.