Foto: Youtube/STA (Danijel Bešič Loredan)
Foto: Youtube/STA (Danijel Bešič Loredan)


Si apre un nuovo capitolo nella lotta al covid. Nonostante l'ultima impennata di casi e l' incertezza per l'autunno, il ministro della salute Bešič Loredan ha assicurato che non sono contemplati scenari repressivi, nessuna chiusura in vista, neppure delle scuole. Continueremo a monitorare la situazione, ha detto, fino a quando il covid non diventerà una malattia endemica e dovremo imparare a conviverci. Bešič Loredan ha ribadito che il Governo nel prendere qualsiasi decisione sul covid si affiderà al parere e alle raccomandazioni del gruppo di esperti. Non faremo come in passatao, la politicama sottolineato, non guiderà la battaglia contro il covid. In questa prima fase la nostra priorità, ha aggiunto, sarà difendere le persone vulnerabili, gli immuno compromessi e gli over 60.

Mario Fafangel a capo del comitato tecnico scientifico ha ribadito il concetto "contenere senza chiudere" a questo proposito sono già state approntate le linee guida, una serie di raccomandazioni che varranno anche per l'autunno, dall'uso della mascherina negli spazi pubblici al chiuso, come nei trasporti urbani, negozi o cinema, dove viene fortemente raccomandata, come dicevamo, per i soggetti più fragili. Il comitato chiede inoltre l'introduzione dell'obbligo di indossare la mascherina nelle strutture sanitarie, ospedali, ambulatori, farmacie e nelle case di riposo.

Viene raccomandato il ripristino del lavoro da casa soprattutto per gruppi più vulnerabili e persone con più di 60 anni. Per queste catogorie è fortemente raccomandata anche la somministrazione della seconda dose di richiamo del vaccino anticovid. Restano invariate le regole sull'autoisolamento per i contagiati, si prevede inoltre il potenziamento del lavoro dei laboratori di analisi per quanto riguarda il numero di test molecolari processati. (ld)