Foto: BoBo
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Mario Fafangel, neo capo del gruppo consultivo che si occupa di fronteggiare l’epidemia di Nuovo Coronavirus in Slovenia, ha spiegato che il primo incontro sarà nel mese di luglio e i risultati saranno presentati ad agosto, cercando di garantire la massima trasparenza e comunicazione con i cittadini.

Niente obbligo vaccinale, ma una campagna informativa mirata a far scegliere consapevolmente la popolazione al fine di garantire la salute di tutti. Ad assicurarlo anche il ministro della Sanità Danijel Bešič Loredan che ha sottolineato che il Governo e il ministero non interferiranno in alcun modo sulle decisioni del gruppo consultivo.

Come ha spiegato Fafangel, gli esperti si impegneranno a formulare raccomandazioni
sulla base di tre possibili scenari. Nello scenario A, ossia nel caso della diffusione delle attuali varianti di Omicron (molto infettive ma poco letali), si applicheranno solo una serie di raccomandazioni come la vaccinazione, l’isolamento in caso di malattia, la ventilazione dei locali, il lavoro a domicilio e l'uso di mascherine protettive per proteggersi. Nello scenario B, che implicherebbe la diffusione di una variante più pericolosa, si introdurrebbero misure più severe, che si irrigidirebbero ulteriormente nel caso in cui si giungesse allo scenario C, ossia quello più catastrofico con una mortalità altissima e la diffusione del virus praticamente fuori controllo.

Barbara Costamagna