Con 51 voti a favore e 33 contro la Camera di Stato valuta come inaccettabile la proposta di indizione di un referendum sulla legge relativa agli investimenti nel comparto Difesa. Il segretario al Ministero della difesa Uroš Lampret ha spiegato che in base alle interpretazioni giuridiche la proposta adempie a tutte le condizioni per le quali non può essere soggetta a quesito referendario. Jožef Lenart del Partito Democratico ha detto che la Slovenia necessità di un esercito funzionale. Franc Jurša del Partito dei pensionati, Desus i fondi destinati all’esercito non sono gettati al vento, ma necessario per il norame funzioanamento dell’esercito sloveno. “Paesi vicini stanno investendo nella difesa, mentre in Slovenia le precedenti compagini hanno meso in ginocchio l’esercito” ha affermato Andrej Černigoj dell’Nsi puntando sull’importanza degli investimenti. L’opposizione invece continua a ribadire che il tema necessita dell’approvazione referendaria” i cittadini hanno diritto di decidere in merito ad una legge sugli investimenti” ha detto Tina Heferle della Lista Marjan Šarec. Meira Hot degli Sd ha fatto notare come i proponenti hanno raccolto in solamente sei giorni circa 28 mila sottoscrizioni, in questo momento di crisi non ha senso stanziare 780 milioni per l’esercito ha ribadito la Hot. Sulla Legge che regola i finanziamenti all’esercito il partito Sinistra ha annunciato che insisterà a battersi per il referendum chiedendo una verifica del divieto alla Corte costituzionale. Il capogruppo parlamentare, Matej Vatovec ha detto che la decisone presa dal governo è illegale e incostituzionale. Per quanto riguarda il pacchetto anti-Covid l'opposizione sostiene che contiene determinate disposizioni che non c’entrano con l'epidemia. Una di queste - sostengono - è quella che concede la proroga degli accrediti a tutte le istituzioni universitari, anche se non ne avrebbero le condizioni.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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