L'attivista per la legalizzazione della cannabis Božidar Radišič, carte alla mano ha presentato ai presenti le numerose lacune legislative e le differenze di trattamento che vengono riservata alle persone che utilizzano la cannabis, anche a quelli che lo fanno a scopo terapeutico, malati terminali compresi i quali spesso sono costretti a passare le ultime giornate della propria vita per giustificare la detenzione di questa sostanza incriminata. La prassi legali in Slovenia è assurda spiega Radiššič, per la detenzione di un grammo di cannabis si rischia un anno di carcere oppure in semplice ammonimento. La legge sulle droghe è confusionaria e la polizia, la pubblica accusa e i tribunali molto spesso intrepretano a loro piacere questa normativa. Spesso la coltivazione della marihuana a uso personale viene vista come un reato, mentre solamente cinque anni va la Corte Suprema aveva sentenziato il contrario. Intervenuta per de stigmatizzare la canapa anche l’attivista Tanja Cvetrižnik a capo dell’Organizzazione Hopla Konopla la quale ha spiegato che il problema principale riguarda il mancato rispetto delle sentenze della Corte Suprema, la nostra volontà è quella di porre all’attenzione il caos legislativo in materia che creano numerose difficoltà alle persone malate, alle aziende che vorrebbero trattare la canapa e a coloro che la utilizzano a scopi ricreativi.

Dionizij Botter

 Foto: Pixabay
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