Zdravko Počivalšek che è anche il leader dell'SMC-Partito del centro moderno, e artefice della nuova maggioranza di governo che ha reso superflue le elezioni dopo le dimissioni del precedente premier Marjan Šarec, è da oltre due mesi nell'occhio del ciclone, che ultimamente si era abbastanza placato, come uno dei principali sospettati nel cosiddetto affare delle mascherine antivirus, il cui acquisto risulta essere stato accompagnato da numerose irregolarità, (leggi privilegi alle ditte importatrici raccomandate e conseguenti pressioni politiche sugli addetti dell'Ente per le scorte strategiche, incaricato dal governo di gestire le relative procedure).
Počivalšek, che è stato intercettato mentre esigeva un anticipo di otto milioni sul conto della ditta Geneplanet, dice che non ha intenzione di dimettersi e che gode del pieno appoggio del premier Janez Janša.
Dagli inquirenti, con i quali dice di aver collaborato, Počivalšek si aspetta che siano costruttivi e celeri. Ha inoltre smentito di essere stato arrestato. Si è trattato, ha detto, soltanto dello stato di fermo protrattosi per tutta la durata delle perquisizioni che gli agenti hanno compiuto nella sua abitazione di Podčetrtek e negli uffici del ministero, per portarlo poi alla sede dell'Ufficio per le investigazioni da dove è poi uscito in serata come cittadino libero.
Se dalle file dell'opposizione chiedono le sue dimissioni, ricordiamo che una mozione di sfiducia nei suoi confronti, legata sempre al caso mascherine, è stata già respinta dal parlamento, Počivalšek ha il sostegno del suo partito come ha detto il capo del dicastero della pubblica amministrazione Boštjan Koritnik, uno dei quattro ministri SMC nel governo Janša. Mentre i deputati dell'SDS di Janša e di Nuova Slovenia fanno eco al dimissionario Aleš Hojs e allo stesso premier che hanno denunciato l'influenza determinante delle vecchie strutture sull'operato degli organi inquirenti e della procura non si sa ancora chi e quando verrà nominato alla guida degli interni.
Contrariamente ad alcune speculazioni, il collegio del parlamento non ha inserito la questione nell'agenda della sessione parlamentare che inizia il 9 luglio. È stato soltanto cancellato l'esame della mozione di sfiducia contro Hojs in relazione al caso Thompson, il cantante croato di estrema destra che si era visto vietare un concerto a Maribor, divieto poi revocato dal ministero degli interni.
In base al regolamento Janša deve notificare le dimissioni del ministro in sette giorni, poi c'è un'altra settimana entro la quale l'aula ne deve prendere atto dopo di che il premier ha dieci giorni per proporre il nuovo ministro.

Boris Mitar

Foto: BoBo
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