"La polizia slovena nel corso delle dimostrazioni di piazza svoltesi durante l'epidemia è stata molto attiva nel perseguire potenziali violazioni dei decreti governativi. L'obiettivo del monitoraggio, con l'ausilio di tecnologia che consentiva il riconoscimento facciale era finalizzato solo ed esclusivamente a prevenire assembramenti e far rispettare le regole del distanziamento sociale e le buone pratiche da osservare in questo momento storico" - ha affermato il vicedirettore generale della polizia Tomaž Pečjak - e aggiunto - "Gli agenti si avvalgono di questa tecnologia, come il sistema di corrispondenza biometrica, come previsto dalla legge varata nel 2017".

L'Ombudsman non ha ricevuto alcuna denuncia in merito a sanzioni comminate sulla base di registrazioni o con l'identificazione biometrica. La polizia può avvalersi di tali tecnologie, precisa l’ufficio del difensore civico, perché sono strettamente legate all'individuo, sono in grado di sfruttarne una caratteristica determinata e unica ai fini dell'identificazione e/o dell'autenticazione ai sensi dell'articolo 112 delle competenze di polizia. Ciò non toglie che l'uso dell'intelligenza artificiale interferisce con una pluralità di diritti fondamentali, tra cui quelli alla riservatezza e alla protezione dei dati, e può avere un effetto dissuasivo sulle libertà fondamentali come quella di espressione e di riunione.

L'attuale quadro giuridico dell'UE in materia di protezione dei dati nelle attività di polizia e giudiziarie, chiarisce che l'uso dei dati biometrici deve essere limitato a quanto strettamente necessario per la finalità legittima perseguita, nel rispetto del principio di proporzionalità. Intanto, la Commissione europea ha registrato un'iniziativa dei cittadini europei dal titolo - "Iniziativa della società civile per il divieto delle pratiche di sorveglianza biometrica di massa". Gli organizzatori dell'iniziativa esortano la Commissione a proporre un atto giuridico che ponga definitivamente fine agli usi indiscriminati e tendenziosi di dati biometrici che possono sconfinare in attività di sorveglianza di massa e interferire indebitamente con i diritti fondamentali.

Corrado Cimador

Foto: Geralt/pixabay Identificazione biometrica
Foto: Geralt/pixabay Identificazione biometrica