Il 15 di luglio del 2022 è divampato lungo la strada di Miren-Opatje selo nel carso sloveno l’incendio che verrà ricordato come il m maggiore nella storia del paese. Dopo una breve tregua le fiamme arrivate anche dall’Italia è poi divampato nuovamente causa anche la forte bora costringendo all’evacuazione dei cittadini di numerosi abitati e la chiusura di diverse strade del carso. La drammaticità dell’evento, lo hanno ricordato i presenti alla tavola rotonda svoltasi a Pivka e organizzata dal Museo di storia militare, dall’Associazione nazionale dei vigili del fuoco e dall’ufficio governativo UKOM. Come ha ricordato il Ministro della difesa, Marjan Šarec, tutte le forze sono state impiegate per evitare vittime “solamente oggi possiamo renderci conto quanto la natura possa essere impietosa, una sola persona è impotente dinanzi a questa forza solamente un intervento congiunto può dare dei risultati” ha detto Šarec ricordando che nessuna abitazione è andata distrutta, ad eccezione di una capanna. “L’incendio ci ha colto di sorpresa” lo ha ammesso il comandante dei vigili del fuoco Franci Petek ribadendo però che nonostante le polemiche legate alla mancata interruzione delle “Olimpiadi” dei vigili del Fuoco, le quali erano in corso durante l’emergenza a Celje, le forze schierate sul campo a combattere le fiamme erano più che sufficienti. Simon Vedramin a capo delle operazioni di spegnimento ha ricordato che in quel periodo le temperature erano particolarmente elevate per il periodo, nel goriziano di quattro gradi centigradi superiori alla media. Il Comandante della Protezione Civile della Repubblica di Slovenia, Srečko Šestan, il quale all'epoca ha attivato il Piano nazionale di protezione e soccorso ha spiegato che:“ In seguito all’incendio che ha colpito il carso le riunioni operative sono state molte. In seguito ad una serie di analisi e altre attività abbiamo elaborato molte misure, anche due delibere governative, in questo momento a spiegato Šertsan è in corso la preparazione del bando per l’acquisto delle imbarcazioni; tra le delibere importanti Šestan ha menzionato le ultime due approvate dall’esecutivo che prevedono un aumento delle forze aree per lo spegnimento degli incendi e l’attivazione del programma KRAS che prevede il cofinanziamento dei mezzi speciali destinati al Carso.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter