Appello e monito dell'infettivologa Bojana Beović, a capo del gruppo consultivo di esperti per la campagna vaccinale. "Vaccinare tutti gli over 50 entro autunno, in caso contrario rischiamo una catastrofe, con gli ospedali al collasso." Parole che non lasciano spazio a dubbi sui rischi di un rapido peggioramento del quadro epidemiologico in Slovenia. "Oltre un terzo degli ultra 50.enni non è ancora immunizzato; attualmente in Slovenia quasi il 100 percento dei nuovi contagi è rappresentato dalla variante Delta, la più aggressiva e quindi pericolosa per il decorso della malattia. Ogni persona che ha contratto questo ceppo del virus può infettarne fino ad altre 9. Strutture sanitarie sotto pressione a causa del Covid metterebbero a forte rischio il programma nazionale per la riduzione dei tempi di attesa che dovrebbe scattare proprio ad autunno", avverte ancora Bojana Beović.
Nei paesi dove è stata registrata una forte crescita dei contagi, ma hanno una percentuale di vaccinati molto alta, la pressione sugli ospedali è rimasta contenuta, con la situazione sotto controllo.
"Anche per mantenere aperte le scuole, è molto importante immunizzare la popolazione scolastica per la quale il vaccino è già stato approvato, le famiglie, gli studenti e il personale delle istituzioni. Fondamentalmente saranno loro stessi a determinare aperture o chiusure," afferma Bojana Beović. Lo stesso vale per la vita pubblica. "Rispettando scrupolosamente le condizioni GVT e imprimendo un'accelerazione alle vaccinazioni, non saranno necessarie nuove chiusure". Per quanto riguarda le resistenze di alcuni ristoratori nei confronti delle verifiche GVT per i clienti, cioè se soddisfano una delle tre condizioni, guarito, vaccinato o testato, non si dice preoccupata in quanto la maggior parte della categoria comprende questa misura, l'unica che protegge dalla reintroduzione di provvedimenti restrittivi, anche nel turismo e nella ristorazione.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: TV Slovenia
Foto: MMC RTV SLO/Foto: TV Slovenia