Circa una trentina di persone, perlopiù genitori hanno aderito agli appelli lanciati via Facebook per manifestare il dissenso contro le misure governative varate per limitare la diffusione del coronavirus. Una manifestazione pacifica di disappunto a Santa Lucia, come del resto in tutto il paese, dove erano presenti pure gli agenti di polizia. “Nell’ultimo periodo abbiamo notato un fermento tra i genitori nella raccolta di petizioni e di invita a manifestare per esprimere il loro disappunto” hanno fatto sapere dalla direzione generale della polizia, le forze dell’ordine sono state contattate dalle direzioni scolastiche perché soggette a pressioni e minacce negli ultimi giorni. La Polizia fa inoltre sapere che dove presente garantirà il rispetto dell’ordine pubblico. “Invitiamo al rispetto delle misure contro la diffusione del coronavirus e a un atteggiamento responsabile e esprimere le proprie posizioni civilmente senza disturbare il processo scolastico”. Tutt’altro clima invece alla sede di Sicciole della scuola elementare Vincenzo e Diego de Castro dove dei genitori avrebbe offeso e attaccato verbalmente la dirigenza, colpevole di far rispettare le disposizioni del Ministero dell’istruzione. Una decina di genitori con a fianco i bimbi, contrari ai test anticovid, hanno richiesto di entrare a scuola. La dirigenza non ha vietato l’ingresso, ma ha spiegato la necessità del rispetto dei provvedimenti. Né è scaturito un duro confronto terminato solamente all’arrivo degli agenti di polizia.
Kristijan Cerovac uno degli organizzatori della protesta dinanzi la Scuola elementare di Santa Lucia:

“È una protesta calma per mettere in luce il disappunto per quanto si sta facendo ai nostri bambini. Obbligare ai testi in massa i bambini dai se anni in poi i quali non possono difendersi non è giusto. Si sta nuovamente calpestando la costituzione e i diritti dei bambini. Non si può assolutamente fare così. Non diro' mai che il virus non c'e'; c'e' come ve ne sono tanti altri. Purtroppo, c'e' gente che è più vulnerabile. Il bastoncino PCR non ci indica nulla, è soltanto uno strumento che il dottore utilizza per capire perché una persona sta male; invece, ora ci stanno chiudendo solamente in base al Pcr”.

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
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