Foto: BoBo
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La Polizia di Lubiana è intervenuta in una scuola in seguito a informazioni secondo le quali un alunno stava preparando un attacco con arma da fuoco. Secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato l'allievo stesso a parlarne con i propri compagni di classe. Deciso inoltre il giorno e l'ora dell'assalto. Le forze dell'ordine hanno interrogato il ragazzo e aperto un'indagine per raccogliere ulteriori dettagli. In quanto minorenne, la polizia non è autorizzata a fornire altri dati. La scuola ha confermato ai media che allo studente è stato temporaneamente vietato di frequentare le lezioni fino alla conclusione del caso.

Numerosi gli edifici scolastici che negli ultimi anni sono diventati teatro di stragi con decine di vittime, soprattutto negli USA ma non solo. L'America conta il maggior numero di aggressioni con arma da fuoco avvenuti all'interno di scuole e quello dove il dibattito sulle armi e la sicurezza tra i banchi si è fatto più acceso. Anche in Europa la situazione sta diventando sempre più complessa; diversi, infatti, gli istituti dove accadano episodi simili: ricordiamo la sparatoria avvenuta lo scorso maggio in una scuola media di Belgrado, quando un ragazzino di 13 anni ha ucciso 9 persone ferendone altre 6. La vicenda aveva generato sgomento nel Paese, il quale aveva dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Anche in due istituti del Capodistriano nel corso del 2023 erano stati segnalati casi di aggressione: uno con un coltello da cucina e l'altro con un martello. In diversi comunicati la Polizia ha fatto sapere che gli agenti rispondono sempre tempestivamente a casi di questo tipo e, quando le minacce vengono segnalate o percepite, adottano immediatamente tutte le prime misure urgenti per determinare l'origine e la gravità della situazione, verificando tutte le circostanze e informando le autorità competenti.