La raccolta degli strumenti legali in tema di tutela dei minori nasce dalla collaborazione del Ministero della Giustizia sloveno, con il progetto del Consiglio d'Europa e la commissione Europea, per affrontare gli abusi sessuali su minori. A tale scopo, in Slovenia, è prossima l'istituzione della Casa dei Bambini, si tratta di un'istituzione speciale in cui i minori, vittime o testimoni di crimini e abusi sessuali, possono essere trattati in modo olistico come riconosciuto a livello internazionale dal modello Barnahus, ha sottolineato la capo discastero della Giustizia, Lilijana Koslovič.
Il Consiglio d'Europa ha promosso per molti anni il modello Barnahus per la sua efficacia nella prevenzione dell'abuso sessuale e dello sfruttamento sessuale dei bambini. Il primo Barnahus è stato istituito in Islanda nel 1998. Porta sotto lo stesso tetto tutti i professionisti rilevanti (il giudice, il pubblico ministero, la polizia, gli assistenti sociali e professionisti medici come psicologi, medici legali) per ottenere dal bambino vittima di abusi sessuali le informazioni necessarie per indagini e procedimenti giudiziari, e per aiutare il bambino prevenendo la traumatizzazione e fornendo supporto, compresa l'assistenza medica e terapeutica. Si punta dunque a evitare al bambino di dover passare da un'autorità o professionista a un'altra, ripetendo costantemente la propria storia a persone diverse in ambienti diversi, a volte spaventosi e per lunghi periodi di tempo, fornisce tutti i servizi necessari sotto lo stesso tetto. Gli abusi sessuali sui minori continuano a ispirare il cambiamento in tutta Europa, e ora approda anche in Slovenia. A riguardo il Ministero della giustizia ha promosso un sondaggio per verificare la comprensione del problema degli abusi sessuali sui minori tra i bambini stessi e tra gli adulti.
Nataša Mohorč Kejžar, dell'Istituto Ipsos, ha condotto l'indagine basandosi sulle esperienze personali di abuso sessuale durante l'infanzia raccolte tra 205 testimoni, rileva che una persona su cinque da minore ha subito almeno una forma di violenza sessuale e ogni settima due o più forme di violenza sessuale. Tra il 70 e l'85% degli interpellati rivelano che i bambini conoscono e si fidano del loro aggressore; e il crimine è tenuto invisibile a tutti perché quelli che stanno più vicini al bambino hanno paura di ciò che potrebbe accadere in seguito. Infatti, solo il 6% ha sporto denuncia, la metà dei casi ha avuto un seguito giudiziario, e un’caso su quattro si è concluso con un processo senza condanna, ha sottolineato Mohorč Kejžar. Nasce dunque dalle vittime, dalla loro particolare vulnerabilità la necessità di beneficiare di un trattamento specifico che risponda in modo ottimale alla loro situazione e come confermato da Lilijana Koslovič, Ministro della Giustizia, nel 2021 anche in Slovenia sarà istituita la Casa dei Bambini.


Corrado Cimador


Foto: Pixabay
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