Il partito Resni.ca ha diramato un comunicato nel qual precisa che lo stato di fermo ai danni del loro leader, Zoran Stevanović e le perquisizioni domiciliari sono stati illegali. Il procuratore generale del tribunale distrettuale di Kranj, Nadja Gasser ha respinto il procedimento penale inoltrato dalla Polizia generale e dalla Criminalpol lubianese ai danni di Stevanović, accusato di aver istigato alla violenza e di conseguenza violato l'articolo 302 del Codice penale. Dal partito Resnica ritengono così ingiustificato lo stato di fermo nei suoi confronti e le perquisizioni avvenuti anche nella sede del partito. Sempre nel comunicato si legge che la polizia ha messo in stato di fermo Stevanović su ordine del premier, Janez Janša e del Ministro degli interni, Aleš Hojs i quali avevano i desiderio di arrivare allo scontro politico con l'ausilio degli apparati repressivi. "L'SDS ha strumentalizzato la polizia a tal punto da ridurla a una specie di milizia di partito" si legge sempre nel comunicato dove vengono annunciate azioni legali da parte di Stevanović al fine di trovare i diretti responsabili di quanto accaduto. Si tratta di una grande vittoria contro il regime che porterà alla vittoria elettorale 2022, si legge.

Red

Foto: BoBo
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