Foto: Radio Capodistria/Pausin
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Organizzato dall’Ufficio minoranze del Governo sloveno, obiettivo dell’incontro- come dichiarato dal direttore Stane Baluh- è quello di mettere a confronto le raccomandazioni fornite dal gruppo di esperti del Consiglio d’ Europa con le successive risposte governative e -ascoltando il parere delle etnie- trovare una soluzione alle osservazioni emerse nel corso dell’ultima campagna di monitoraggio.

Così nella prima giornata Evis Alimehmeti e Teymur Malik-Aslanov del gruppo di esperti del Consiglio hanno voluto sentire le eventuali implementazioni relative alla lotta contro gli stereotipi, i pregiudizi e l’incitamento all’odio nei confronti dei gruppi minoritari quindi sull’eventuale miglioramento delle condizioni di vita e abitative dei rom come la loro inclusione nel sistema scolastico mentre una parte è stata dedicata alla problematica legata alla comunità austriaca nonché ai gruppi etnici dell’ex Jugoslavia.

Foto: Radio Capodistria/Pausin
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Per quanto riguarda le due comunità autoctone il dibattito è stato incentrato sui programmi in lingua italiana di Radio e Tv Capodistria e su quelli ungheresi dello studio di Lendava. Consapevoli che si tratta di due realtà nate in contesti e fasi storiche diverse, i magiari auspicherebbero un aumento della propria produzione televisiva mentre le redazioni italiane lamentano il mancato turnover e conseguente cronica mancanza di quadri.

Il vicedirettore generale di RTV Slovenia per i programmi della CNI David Runko ha spiegato che grazie all’ intervento del governo e dell’ufficio per le minoranze, in questi ultimi anni la situazione è migliorata e il cofinanziamento governativo garantisce la sostituzione dei dipendenti pensionati. “Siamo riusciti ad arginare i danni” ha fatto capire Runko interpellato pure sulle difficoltà nel reperimento dei quadri adeguati ai programmi in lingua italiana, problema che occupa pure i magiari. “È una questione che deve venir affrontata a livello di ente RTV e, auspichiamo, pure dallo stato” ha detto Runko individuando quali possibili soluzioni: borse studio, facilitazioni nell’ ottenimento dell’equipollenza e un maggiore coinvolgimento di giovani e studenti in alcune fasce di programma.

(lpa)