Un referendum consultivo sulla legge riguardante il fondo demografico nazionale. L'iniziativa è dei partiti di opposizione: Lista Šarec, Socialdemocratici, Sinistra e Partito Alenka Bratušek. Sono contrari alla proposta messa a punto dal governo e inoltrata in Parlamento, che la sta esaminando in seconda lettura. Secondo i promotori del referendum, con questa legge, ignorando il dialogo sociale, il governo vuole centralizzare il controllo sulle proprietà e sulla gestione di 8,6 miliardi di euro di patrimonio statale e non risolve in alcun modo il problema dei finanziamenti della cassa previdenziale pubblica, in cronica difficoltà per quanto riguarda la disponibilità di fondi da gestire. Per l’opposizione, il governo otterrebbe con questa manovra nuovi strumenti per la privatizzazione del patrimonio statale, con interventi arbitrari e non trasparenti all'interno degli organismi di amministrazione e di sorveglianza delle società slovene.
In base alla proposta di legge, che viene discussa dal Parlamento, il fondo demografico nazionale nascerebbe con la trasformazione della holding statale che gestisce il patrimonio dello stato, holding che rileverebbe la gestione di quasi tutti gli investimenti statali, subentrando agli attuali amministratori. Nella cassa previdenziale verrebbe versato annualmente il 40 percento dei dividendi e un altro 40 percento realizzato con la vendita dei beni investiti; il restante verrebbe utilizzato per provvedimenti in materia di politica familiare e di tutela degli anziani.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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