Foto: www.alesfevzer.com
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A partire dal 1992 e fino ai primi anni 2000 gli appassionati di basket attendevano con trepidazione le rassegne mondiali ed olimpiche, perché vi era la grande curiosità di vedere in ambito FIBA i "marziani" della NBA, nei vari "Dream Team" allestiti per stravincere queste competizioni internazionali.

Le avversarie venivano sommerse dalle raffiche di punti siglati dagli statunitensi ed una sconfitta di 20-30 punti veniva vista come un parziale successo. Progressivamente le stelle più in vista della Nba hanno un po' iniziato a snobbare la nazionale, preferendo dedicare l'estate al riposo od alla preparazione personale, tanto che Team USA ha fatto registrate alcuni scivoloni inattesi, trovandosi relegata a medaglie meno nobili dell'oro o addirittura fuori dal podio.

Una situazione che, complice anche la crescita delle avversarie, ha obbligato i selezionatori statunitensi a costruire squadre più adatte a questo tipo di competizioni, farcite da meno stelle ma da più giocatori utili, adatti al tipo di basket necessario per provare a vincere in ambito FIBA, come quella di quest'anno, che rimane comunque la favorita per l'oro, insieme alle solite Francia e Spagna, con il talentuoso Canada pronto ad inserirsi nella corsa al podio.

Tutto ciò in un momento in cui, paradossalmente, anche nella NBA dominano i giocatori europei o per lo meno di scuola europea, basti pensare al serbo Nikola Jokić, fresco trascinatore dei Denver Nuggets alla vittoria dell'Anello nel campionato statunitense, che però ha deciso di non rispondere alla chiamata della propria nazionale questa estate, come del resto l'altra stella europea che milita nei Milwaukee Bucks, il greco Giannīs Antetokounmpo, fuori dalle convocazioni elleniche.

Parlando di superstar mondiali, come non citare chi invece ha deciso non solo di rispondere alla chiamata ma ha anche promesso che farà di tutto per portare a casa una medaglia: si tratta dello sloveno Luka Dončić, deluso dal percorso che i suoi Dallas Mavericks hanno fatto nell'ultima stagione Nba, che li ha visti rimanere fuori dai playoff, aveva da subito annunciato di volersi togliere qualche soddisfazione con la nazionale. Molti scommettono che il campione di Lubiana sarà il miglior marcatore ed il miglior giocatore della rassegna, anche se la Slovenia forse non rientra nel lotto delle favorite alla medaglia, orfana di Goran Dragić che ha dato l'addio alla nazionale.

Curiosità anche per quello che potrà fare l'Italia; nelle partite di preparazione gli azzurri hanno fatto filotto di successi, 7 su 7, con un gioco corale necessario vista l'assenza di stelle di primo piano. Coach Gianmarco Pozzecco ha avuto il merito di costruire un gruppo affiatato che potrebbe essere l'outsider di questo campionato mondiale.

Davide Fifaco