Foto: www.alesfevzer.com
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Forse non è stato l'esordio sulla panchina della nazionale, e nella sua città, che Gianmarco Pozzecco sperava, ma la partita amichevole fra le nazionali di Basket di Italia e Slovenia è stata comunque una festa della pallacanestro e ha avuto anche aspetti interessanti al di là del risultato.
Tutto esaurito: il pubblico era diviso a metà fra tifosi dell'Italia e della Slovenia, ma l'attenzione di tutti era rivolta a Luka Dončić, atteso da fotografi e accolto da uno scroscio di applausi del palazzetto all'uscita del tunnel. Gli occhi del pubblico erano per il numero 77, ma un' ovazione è stata tributata anche Gianmarco Pozzecco, entrato per ultimo in campo, salutato dall'entusiasmo dei triestini e abbracciato anche ad alcuni giocatori della nazionale slovena come Zoran Dragić.
Molti applausi anche per Alessandro Lever, in forza alla pallacanestro Trieste, e per Stefano Tonut, triestinoi, passato da pochi giorni all'Olimpia Milano campione d'Italia, e che ha giocato fra l'altro sotto gli occhi del suo nuovo allenatore Ettore Messina, presente in tribuna..

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La partita ha avuto un buon avvio per la nazionale italiana, con una schiacciata al volo su rimbalzo di Polonara, e Petrucelli messo a marcare Dončić, ma ben presto si è vista la differenza soprattutto di organizzazione nel gioco, oltre che fisica, delle due squadre. Più quadrata, una squadra fatta e finita la Slovenia, capace di accelerare, solida sotto canestro con Tobey e Dimec, e con i due Dragić a risolvere quando i secondi per tirare stavano terminando. Proprio Zoran Dragić, accanto a Aleksej Nicolić, è sembrato il giocatore più in forma della Slovenia. Dončić nei primi minuti sembrava invece giocare con il freno mano tirato.
Dall'altra parte l'Italia ha cercato di colpire in contropiede, difendere e provare il tiro da fuori, ma i giocatori sembravano sentire l'esordio, e nella manovra la differenza di esperienza e di stazza si vedeva: la squadra del Poz faceva fatica a trovare un gioco regolare vivendo più di sprazzi e palle inventate di Spissu, Tonut, e Polonara
La Slovenia ha accelerato alla fine del primo quarto chiuso 23 a 28, e ha continuato nei primi minuti del secondo quarto, con l'Italia che ha segnato due canestri in 5 minuti.
Il primo tempo si chiude con la Slovenia in vantaggio per 37 a 53, con Dončić che ha dato segnali di vitalità, e in un amen è diventato il primo marcatore della Slovenia, che ha gradatamente ma inesorabilmente staccato gli avversari.
Terzo quarto che è iniziato come è finito il secondo, con la Slovenia che ha accelerato, Dončić che ha fatto vedere la sua classe, anche se non al massimo, e l'Italia che ha provato a giocare in velocità e ad aprire il fortino sloveno con il tiro da fuori di Polonara e Petrucelli.

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Fra gli azzurri buon impatto di Leonardo Okeke, della squadra di Monferrato, l'unico a suo agio sotto canestro e capace di segnare anche da tre, ma ha ben figurato soprattutto Tomas Woldetensae, guardia della Pallacanestro Varese, che ha avuto un ottimo impatto sulla partita marcando anche Dončić.
Nel quarto quarto è accademia, con il vantaggio che oscilla fra i 18 e i 12 punti, e le buone qualità di Woldetensae messe in luce sia in attacco, con una schiacciata in contropiede sia in difesa, la Slovenia che non molla di un centimetro, lasciando indietro nel finale la squadra di Pozzecco 71 a 90, con Dončić che si è fermato a 12 punti, 7 rimbalzi e 5 assist giocando meno di 24 minuti.mentre nell'Italia il migliore è stato Achille Polonara con 12 punti, 10 rimbalzi e 3 assist.
Buon esordio dunque per la Slovenia, mentre per l'Italia c'è ancora da lavorare, ma mancavano giocatori chiave e i primi segnali sono tutto sommato incoraggianti: del resto le amichevoli si fanno proprio per questo.

Alessandro Martegani