Foto: Reuters
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A Pechino il sipario sulla 24-esima edizione di Giochi olimpici invernali si è sollevato mercoledì 2 febbraio, con la disputa con i preliminari e gli allenamenti di quattro discipline, Curling, Hockey ghiaccio femminile, Pattinaggio di figura e Salto con gli, specialità quest'ultima dove gli atleti e le atlete slovene coltivano ambizioni da podio, ma la cerimonia di apertura dell'evento che, si concluderà' il 20 febbraio, è in programma oggi 4 febbraio a partire dalle ore 13 del centro Europa, alle ore 20 locali.
Anfiteatro della cerimonia d'apertura sarà lo Stadio Nazionale di Pechino, anche noto con il nome di “Nido d'uccello” che nel 2008 ospitò l'analogo spettacolo nell'ambito dei giochi estivi. Il tema portante di questa cerimonia come avvenuto nelle altre rassegne a cinque cerchi resta l'invito a un'unità tra i popoli nel segno di musica, canto, danza e fuochi d'artificio, oltre ovviamente alla volontà di diffondere gli elementi base della cultura cinese. Il tutto con un pensiero già rivolto a Milano-Cortina d'Ampezzo 2026, infatti, come noto la rassegna cinese al termine passerà il testimone all'Italia, e come da tradizione saranno l'ultima e la penultima selezione a sfilare nella cerimonia. Ad aprire sarà invece come sempre la Grecia, nazione ideatrice dei giochi, seguita da Turchia, Malta e Madagascar secondo quello che è l'alfabeto in cinese mandarino. A portare il tricolore sloveno all'apertura avrebbe dovuto essere Žan Košir, snowboarder però a causa del covid è ancora confinato nella sua stanza d'albergo e al suo posto, l'onore e l'onere, di rappresentare la spedizione slovena, composta da una quarantina di elementi, è toccato a Rok Marguč, un altro snowboarder di elevata caratura, alle sue quarte Olimpiadi. L'ex campione del mondo in slalom parallelo, e vincitore di argenti e bronzi a livello iridato sempre in gigante parallelo, sarà affiancato dalla sciatrice Ilka Štuhec. Portabandiera italiana sarà, invece, Sara Michela Moioli che all'ultimo momento ha sostituito Sofia Goggia, visto il percorso di riabilitazione intrapreso dalla campionessa olimpica di discesa libera, dopo l'infortunio occorsole a Cortina d'Ampezzo. Saranno verosimilmente olimpiadi all'insegna delle sorprese, perché oltre al ruolo imprevedibile del Covid, la difficoltà principale deriva dal fatto che molti atleti non hanno potuto testare in anticipo i luoghi di gara. Le tappe preolimpiche, infatti, dello sci alpino, del fondo e del biathlon, previste nelle stagioni 2020 e 2021, sono state cancellate per via della pandemia, impendendo così anche di conoscere le caratteristiche della neve cinese. A Pechino 2022 sono 109 gli eventi che assegneranno le medaglie. 15 le discipline in programma: biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, salto con gli sci, sci alpino, sci di fondo, short track, skeleton, slittino e snowboard. Ben 13 gli anfiteatri previsti, sette nella zona di Pechino, due nella zona di Yanqing e tre nella zona di Zhangjiakou ognuna di queste ha il proprio villaggio olimpico di riferimento.

Corrado Cimador