Presentato questa mattina a Trieste l'”Old star game 2019”, un evento dedicato al basket che si disputerà il prossimo 24 febbraio all'Allianz Dome. Si tratta di un tributo dedicato ai miti della Pallacanestro Trieste, per il ritorno in serie A.
Nella sosta di campionato della massima serie italiana di basket, Trieste ospiterà quindi una sfida decisamente di altri temi: le vecchie glorie del basket giuliano affronteranno una selezione dei grandi campioni che hanno vestito la maglia di Gorizia, animando una sfida che in particolare negli anni '80 divenne un dei grandi classici della palla a spicchi italiana ed un sentitissimo derby regionale. Importante la presenza di un pubblico numeroso, visto che si tratta di un evento benefico: i fondi raccolti dall'incasso dei biglietti saranno devoluti ad “Officina Creativa – Made in Italy”, una cooperativa sociale che produce manufatti confezionati da detenute, in un percorso di reinserimento nella società lavorativa e civile. Il progetto è sostenuto, tra gli altri, anche dal noto stilista Santo Versace. Tra gli ex campioni presenti a Trieste ci saranno nomi del calibro di Dino Meneghin, Nando Gentile, Rich Laurel, Teoman Alibegovic, Roberto Premier ed Andrea Pecile. Sulla panchina della compagine giuliana siederà Bogdan Tanjevic, su quella isontina Tonino Zorzi.
Ma come mai si è deciso di portare questo evento nel capoluogo giuliano? Ce lo ha spiegato uno degli organizzatori, Ale Nava: “l'idea è nata dopo il raggiungimento da parte della Pallacanestro Trieste della serie A. Questo ritorno meritava un tributo e questo evento parla quindi di storia, di miti. Diventa un omaggio a coloro che hanno costruito la storia della pallacanestro giuliana, mettendo un mattoncino anche loro. Questo evento poi sposa anche una causa benefica e questo ci riempie di orgoglio perché abbiamo trovato una grande ospitalità ed un'unità di intenti attraverso tanti tifosi e tanti personaggi, del presente e del passato, che erano legati a queste figure importanti del basket locale”.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria