Foto: AP
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È un deciso salto nel passato quello che la Ferrari ha fatto con la livrea delle sue due vetture della Formula 1 per il 2022. La casa di Maranello ha riproposto il colore che i bolidi con il Cavallino rampante portavano una trentina di anni fa, nella non brillantissima stagione sportiva di Gerhard Berger e Jean Alesi, che non vinsero titoli mondiali ma furono preludio al vincente arrivo dell'indimenticato Michael Schumacher che portò invece sei titoli costruttore e cinque pilota consecutivi.

La nuova vettura propone una prevalenza di colore rosso e dà spazio al nero sulle appendici aerodinamiche. A Maranello hanno quindi scelto una colorazione che non si vedeva dal 1992, sulla la F92A, con queste parti completamente scure dove erano presenti alcuni loghi e scritte di sponsor.

Deluso quindi chi pensava che con il ritorno dello sponsor Santander ci potesse essere anche quello del famoso bianco sugli alettoni. Anche le divise di Leclerc e Sainz sono rosse con elementi neri.

Oltre agli alettoni completamente neri, anche la parte inferiore della vettura è di questo colore, così come appunto le appendici aerodinamiche poste davanti alle pance laterali e sulle ruote anteriori e pure l'Halo, il sistema di protezione che consiste in una barra curva posta a protezione della testa del pilota.

Il rosso rimane opaco e ha una tonalità piuttosto scura, più tendente al bordeaux, ma non arrivando a quello scuro visto al Mugello per i 1000 Gran Premi.
Il logo bianco dei 75 anni dalla fondazione della fabbrica da parte di Enzo Ferrari è applicato su fondo nero che sfuma in rosso lucido verso il posteriore, nella parte alta del cofano motore vicino alla telecamera e con sotto una bella bandiera tricolore, mentre più indietro ecco i numeri 16 e 55, rispettivamente di Leclerc e Sainz, anche questi in nero e presenti sul muso.

Davide Fifaco