Atteso duello tra Evenepoel e Roglič  Foto: EPA
Atteso duello tra Evenepoel e Roglič Foto: EPA

21 tappe, 3489 chilometri e ben 51.400 metri di dislivello, 73,2 chilometri a cronometro e sette arrivi in salita. Questo il biglietto da visita del Giro d'Italia numero 106, che a detta di molti, presenta uno dei percorsi più duri di sempre. La prima maglia rosa sarà assegnata con la prima delle tre prove contro il tempo previste in questa edizione, la Fossacesia Marina-Ortona, sulla costa adriatica abruzzese di 19 chilometri. Il gran finale a Roma domenica 28 maggio. Il Giro quest'anno si correrà prevalentemente sulle strade d'Italia, niente sconfinamenti in Slovenia, come successo nelle ultime due edizioni, ci sarà una piccola deviazione solo nel cantone svizzero del Vallese, per affrontare, la salita più alta del Giro, la Cima Coppi posta sul Colle del Gran San Bernardo a 2.470 metri.

Come sempre grande attesa per la tappa friulana che sarà decisiva per la vittoria finale, in programma sabato 27 maggio. Propone una spettacolare cronometro da Tarvisio al Monte Lussari di 19 chilometri, con un'ascesa conclusiva semplicemente brutale. 7,1 km con pendenze sempre sopra il 10% (media del 12%) e punte anche al 22%. Al via della Corsa Rosa non ci sarà il vincitore del 2022, l'australiano Jai Hindley che correrà il Tour, l'unico vincitore di una precedente edizione a cimentarsi con le strade del Giro sarà il britannico Tao Geoghegan Hart:, maglia rosa 2020. Il favorito numero uno è il belga Remco Evenepol che con la maglia di campione del mondo recentemente ha vinto la Liegi Bastogne Liegi. Gli darà battaglia lo sloveno Primož Roglič che quest'anno ha già vinto in Italia, conquistando la Corsa dei due mari, la Tirreno Adriatico. Roglič alla vigilia della partenza è rimasto senza il gregario di fiducia, e unico altro sloveno in gara, Jan Tratnik caduto ieri durante l'allenamento. Trasportato in ospedale per accertamenti, l'infortunio al ginocchio è risultato troppo grave per partire. Diverse anche le defezioni a causa del covid, tra gli altri tre gregari di Roglič e l'italiano Giulio Ciccone. Tra i corridori di casa c'è attesa per le ambizioni di classifica di Damiano Caruso e per le prestazioni a cronometro di Filippo Ganna. (ld)