Foto: RCS
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Partenza dalla capitale ungherese Budapest il 6 maggio 2022. Le prime tre tappe si snoderanno in terra magiara, quelle previste per il 2020, quando la pandemia portò a spostare il Giro ad ottobre e la partenza in Sicilia. E anche questa volta la carovana rosa volerà in Sicilia per riprendere il percorso che porterà i ciclisti al gran finale di Verona il 29 maggio, con una cronometro sulle colline veronesi che decreterà il vincitore della maglia rosa e il successore del colombiano Egan Bernal che vinse l'edizione di quest'anno.

I corridori saranno chiamati a percorrere 3410,3 chilometri e quasi 51.000 metri di dislivello nel corso di tre settimane, 21 tappe suddivise tra 7 frazioni per velocisti, 6 di media montagna, 6 di alta montagna e 2 cronometro individuali di soltanto 26,3 chilometri complessivi contro il tempo, mai così pochi dal 1962. E anche quest'anno il Giro sconfinerà in Slovenia, per circa una quarantina di chilometri, nella 19esima tappa di venerdì 27 maggio, la Marano Lagunare-Castelmonte di 178 km. Una tappa molto impegnativa anche grazie all'ascesa sul Monte Colovrat con una pendenza media del 10%. Il Giro passerà qualche chilometro prima da Caporetto, luogo tristemente ricordato per le vicende della Prima Guerra Mondiale.

Sulle strade non mancherà il tifo e il grande entusiasmo anche dagli appassionati delle due ruote sloveni, ricorderemo il tripudio di colori a maggio di quest'anno per la tappa che percorse il Collio goriziano, che attraverò Nova Gorica per tagliare il traguardo a Gorizia, non mancherà, dicevamo, il sostegno a bordo strada mancheranno forse i grandi big, a partire dagli sloveni Tadej Pogačar e Primož Roglič, dal campione del mondo il francese Julian Alaphilippe, il belga Remco Evenepoel o la maglia rosa uscente Bernal, attesi al Tour. Ma non per questo sarà un Giro meno emozionante e meno ricco di grandi imprese. (ld)