Foto: Twitter/@NBA
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29 secondi sul parquet della serie finale, tanto è bastato al capodistriano Vlatko Čančar per entrare nella storia assieme ai suoi Denver Nuggets che hanno vinto il primo titolo NBA. Un successo meritato quello dei Nuggets che hanno superato Miami anche grazie alle straordinarie prestazioni nelle partite conclusive del serbo Nikola Jokić.

Per la Slovenia è il quarto successo, tenendo conto dei giocatori che hanno militato e vinto negli Stati Uniti (Beno Udrih e Raša Nesterović con i San Antonio Spurs e Saša Vujačić con i Los Angeles Lakers), per Capodistria è una novità assoluta. A congratularsi per la vittoria di Čančar tra i primi è stato anche il sindaco del comune città Aleš Bržan.

Quanto vale questo titolo per il movimento cestistico capodistriano e per lo stesso Vlatko Čančar? Lo abbiamo chiesto a Rok Maver giornalista sportivo del quotidiano Primorske Novice. "Il fatto che il contratto di Vlatko Čančar a Denver sia stato prorogato lo scorso anno, dimostra che è stato nei piani del club. In questa stagione ha giocato più di tutti e tre anni precedenti insieme, quando ha avuto anche tanti problemi con gli infortuni. Il suo anello di campione NBA non porterà nulla di concreto al basket capodistriano, se parliamo in chiave di soldi, dall'altra parte è certamente un incentivo che l'ambiente aspettava. A Capodistria in 30 anni hanno fallito tre club, l'ultimo tre anni fa che ha vinto il campionato e la coppa slovena e giocava nel campionato regionale. L'attuale BC Koper ha cominciato dalle fondamenta, dalla serie più bassa del campionato sloveno. Vlatko Čančar è invece un prodotto del piccolo ŠD KOŠ di Capodistria che si è erroneamente fuso con l'ex Koper Primorska. KOŠ lavorava con i giovani e non ha mai partecipato al campionato maggiore ma ha prodotto diversi giocatori per la nazionale, uno è volato anche in NBA. Il titolo di Vlatko Čančar è soprattutto un incoraggiamento per i giovani perché ha dimostrato che anche un ragazzo proveniente da una piccola città può diventare una stella se crede fortemente in qualcosa e soprattutto lavoro sodo." (ld)